Cos’è la medicina narrativa? In molti se lo chiedono, visto che negli ultimi tempi si sta affermando in Italia. Si tratta di un nuovo modo di pensare e di un nuovo stile per curare, nel quale il rapporto tra paziente e medico diventa centrale. La medicina narrativa è dunque il racconto della malattia come strumento per migliorare le cure. È nata negli Stati Uniti verso la fine degli anni Novanta, ma la “Narrative Based Medicine” ha trovato la sua consacrazione nel nostro Paese. La Asl 10 di Firenze nel 2004 è stata tra le prime realtà ad averla introdotta nella pratica clinica, soprattutto in cardiologia e terapia intensiva. Oggi è utilizzata in diversi campi, dall’oncologia al diabete passando per l’Alzheimer. Questa metodologia d’intervento clinico usa la narrazione “guidata” dagli esperti come strumento per comprendere meglio il paziente e usare il suo punto di vista nel percorso di cura. Il malato in questo modo può esprimersi e aiutare il medico a indirizzare meglio le terapie. Questa pratica ha prodotto risultati straordinari dal punto di vista economico, perché riduce trattamenti costosi e non necessari, e da quello degli esiti.
LA MEDICINA NARRATIVA SI STA AFFERMANDO: COS’È?
La medicina narrativa, e più in generale le “Medical Humanities”, si stanno affermando negli ultimi anni grazie ad un movimento medico che ha rivalutato la concezione del paziente, che non è solo un “essere biochimico” ma anche un essere umano portatore di istanze emotive, spirituale e sociali imprescindibili dal substrato biologico. E così è nato un modello di cura medica: la medicina narrativa riformula e contestualizza le storie dei pazienti e dei medici per dare un senso alle storie di vita dolorose della malattia. Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria esplosione di iniziative basate sulla medicina narrativa: da libri a siti web, da master a studi scientifici. Sono stati prodotti documentari e lanciati progetti fotografici, è stata lanciata la prima piattaforma digitale per l’applicazione della pratica clinica e sono aumentati articoli, saggi, manuali che parlano della malattia, al punto tale che c’è una nuova categoria narrativa, la “patografia”. Il punto della situazione verrà fatto nel secondo congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Narrativa (Simen), che si terrà dal 10 al 12 maggio, presso l’Ospedale San Donato di Arezzo.