Una recente scoperta ha dimostrato come il cuore dei settantenni sia più giovane rispetto al passato. Infatti sono stati guadagnati di media dieci anni su patologie come infarti e ictus che hanno portato a situazioni da analizzare da molto vicino. La chiave è sicuramente la prevenzione che aiuta a prevenire l’insorgere di situazioni pericolose per la salute. Alla base della prevenzione ci sono da una parte un corretto stile di vita e dall’altro l’alimentazione. E’ fondamentale infatti evitare di condurre una vita sedentaria e di effettuare dunque movimento per rimanere in forma. Non è da considerare il tutto però in maniera assoluta anche perché diverse patologie potrebbero costringere una persona a condurre uno stile di vita diverso, ma sono comunque delle linee guida importanti per cercare di vivere il più a lungo possibile. Sarà importante cercare di capire quindi come poter riuscire a vivere il più a lungo possibile sfruttando anche il progresso messo a disposizione dalla tecnologia. (agg. di Matteo Fantozzi)
IN ARRIVO NUOVE PATOLOGIE
Grazie agli incredibili progressi fatti dalla medicina negli ultimi anni, oramai il cuore di coloro che hanno raggiunto i 70 anni di età funziona molto meglio di quello dei loro coetanei nei decenni precedenti: secondo gli esperti, ciò si quantifica in un guadagno d’età notevole e anche in ritardo nella comparsa di infarti e patologie cardiache negli anziani. Ad essere oramai mutata è infatti la biologia del loro cuore e, di conseguenza, ora cominceranno a cambiare anche le strategie di prevenzione e di terapia per coloro che nella terza età sono affetti da problemi e patologie cardiache. Ad esempio, proprio in Italia è stato varato, in occasione del Congresso di Federanziani dello scorso autunno, un progetto che prevede di studiare un campione di 149 soggetti la cui età media è di 73 anni e nei quali si sta notando una sensibile riduzione delle malattie coronariche, però a scapito di patologie nuove che sarebbero maggiormente legate alla degenerazione dei tessuti cardiaci. (agg. di R. G. Flore)
IL CUORE DEI 70ENNI E’ PIU’ GIOVANE
La medicina ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, e di conseguenza, sono aumentate le aspettative di vita e sono cambiati gli stili di vita. Si vive di più e si vive meglio, ed è questo in estrema sintesi quanto evidenziato dalla Società Italiana di Cardiologia geriatrica e dal gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa, come riporta l’agenzia Ansa. Il cuore, organo fondamentale per la nostra vita, invecchia meno rapidamente rispetto al passato. In particolare, il cuore dei 70enni è come se avesse guadagnato 10 anni di giovinezza, visto che gli infarti si verificano ora mediamente attorno agli 80. Durante il seminario sulle malattie cardiache, chiusosi quest’oggi a Roma, gli esperti hanno spiegato che le malattie cardio e cerebrovascolari, come l’infarto e l’ictus, sono crollate negli ultimi anni. Stessa cosa per quelle aterosclerosi.
“L’INFARTO AVVIENE DOPO I 70, PRIMA…”
«Oggi l’epoca di comparsa dell’infarto ha superato i 70 anni – afferma il presidente Sicge Alessandro Boccanelli – mentre solo all’inizio di questo secolo era di 65 anni e nel decennio precedente inferiore ai 60 anni». Non sono però soltanto rose e fiori. Se infatti si muore di meno per malattie cardiache, è vero anche che la salute del nostro cuore è peggiorata. Prendendo in considerazione un campione di 2 mila persone fra i 65 e gli 84 anni, è emerso che «circa il 42% di tutta la popolazione ha un certo grado di disfunzione della pompa cardiaca. Questo è dovuto alla naturale degenerazione delle fibre cardiache più che alla loro perdita dovuta ad infarto, per cui queste persone sono destinate, anche se dopo molti anni, a sviluppare insufficienza cardiaca».