Gli scienziati studiano ormai da secoli l’Universo, e gli ultimi dati rivelati dal telescopio spaziale Hubble della Nasa, dal satellite dell’Esa europea, Planck, e ancora, scrutando con il super acceleratore del Cern di Ginevra, LHC, le particelle subatomiche, hanno però creato più dubbi che certezze in merito al funzionamento delle galassie, dei pianeti, e di tutto ciò che sta attorno alla nostra Terra. Come sottolinea l’edizione online de Il Corriere della Sera, l’argomento di discussione recente fra gli amanti dell’astronomia, è la differenza di valore rilevata sull’espansione dell’universo, la cosiddetta costante di Hubble, pugile astronomo che aveva scoperto nel ’29 la fuga delle galassie misurando il loro allontanamento. L’idea più diffusa è che la costante abbia un valore compreso fra i 50 e i 100 chilometri per secondo per megaparsec (3.26 anni luce), e fino a qui siamo tutti d’accordo, peccato però che le rivelazioni del telescopio Hubble e Planck, siano diverse: il primo assume come valore della costante il numero 72, mentre il secondo, 67.
UNIVERSO, UN’ENERGIA FANTASMA ACCELERA ALL’IMPROVVISO
Una differenza importante pari al 9%, che secondo gli astronomi nasconderebbe qualcosa. Di questo si è discusso durante un meeting recente organizzato presso l’Università di Chicago, e che starebbero creando non poca confusione sulla natura e il comportamento dell’universo stesso. Secondo gli ultimi dati raccolti, l’universo accelererebbe progressivamente, ma in certi casi aumenterebbe la sua velocità che poi ritornerebbe normale. Perché vi sono queste accelerazioni improvvise? Le risposte possibili sarebbero tre: tutta colpa delle particelle assioni, che il neutrino sterile che tutti gli scienziati stanno cercando abbia un ruolo chiave, oppure, che esista una forma di energia “fantasma” fino ad ora sconosciuta e mai studiata. Si ipotizza quindi che l’universo possa lacerarsi a causa di forze sconosciute che provocano la fine del tempo: la speranza e che i due satelliti Euclid e Wfirst di Esa e Nasa possano fornire ulteriori risposte sulla vicenda.