Si è aperto da poco – e deve ancora entrare nel vivo – il maggio nero delle agitazioni da parte dei lavoratori con un totale di 30 (tra nazionali e locali) differenti scioperi dei trasporti che sono già stati proclamati e programmati dalle varie sigle sindacali e che ci accompagneranno da oggi fino al 30 di questo mese: tante le date da tenere fermamente a mente, ma con la data di domani – martedì 6 maggio 2025 – che ci attende con il più importante degli scioperi dei trasporti di questo complicato mese con uno stop generalizzato dei treni di qualsiasi compagnia per un totale di 8 ore.
Partendo proprio da qui nell’elencare tutti gli scioperi dei trasporti, è bene precisare che domani dalle ore 9:00 alle 17:00 ad incrociare le braccia saranno tutti i lavoratori del Gruppo FS tra Trenitalia, Italo, Trenord e Tper: durante l’agitazione non saranno previste fasce di garanzia e resterà ferma solamente l’indicazione che tutti i treni partiti poco prima dell’avvio dello sciopero arriveranno – là dove raggiungibile entro un’ora di distanza – a destinazione senza alcun intoppo.
Il calendario degli scioperi dei trasporti: tutti i dettagli sulle agitazioni più importanti programmate a maggio
Ad anticipare lo stop ai treni di domani – sempre tra gli scioperi dei trasporti già programmati – ci hanno pensato i lavoratori delle funicolari gestite da ANM a Napoli e delle Autolinee toscane di Prato che in mattinata hanno incrociato le braccia – rispettivamente – per un totale di 8 e 4 ore: la medesima agitazione coinvolgerà il prossimo mercoledì 7 maggio anche i dipendenti della società TUA che gestisce il trasporto pubblico in Abruzzo, fermi per 4 ore assieme ai colleghi delle Autoguidovie attive tra Milano, Pavia, Cremona e Monza-Brianza; così come l’8 maggio si fermeranno per 4 ore anche i dipendenti autostradali della Sitaf sul tratto della A32 tra Torino e Bardonecchia.
Con un solo giorno di pausa, il calendario degli scioperi dei trasporti continuerà venerdì 9 maggio con uno stop nazionale che coinvolgerà il dipendenti del settore aereo che fanno parte della sigla Cub trasporti, della Filt limitatamente alla holding Assoholders e della Flai trasporti per il solo aeroporto di Venezia; mentre le successive agitazioni sono previste per l’11 maggio con uno stop dei mezzi pubblici a Brescia per 4 ore e uno di 24 ore a Catania e a Napoli (qui limitato a macchinisti, capitreno e coordinatori alla mobilità di EAV), ripetuto poi – sempre per 24 ore – anche dalla Busitalia Sita nord che opera in Umbria il successivo 13 maggio e – qui per 23 ore – dal personale Trenitalia in Piemonte e Valle d’Aosta per sabato 17 maggio.
L’ultima parte del calendario degli scioperi dei trasporti – invece – riguarderà le merci su rotaia: il 19 ci sarà uno stop nazionale di 23 ore indetto da Cub e Usb, mentre il 20 maggio la stessa sorte toccherà ai soli dipendenti della Gts rail con il trasporto in Molise che nella stessa data si fermerà per 4 ore; il tutto con il 23, il 27 e il 30 di maggio in cui ad incrociare le braccia saranno – rispettivamente – i dipendenti della Eav di Napoli, di Trenord in Lombardia e della Ataf di Foggia fermi tutti per 24 ore per quanto riguarda il trasporto delle merci su binario.