Sciopero treni 17 maggio rinviato al 23 maggio dai sindacati perché alla vigilia dell'insediamento di papa Leone XIV: "Un gesto di responsabilità"
SCIOPERO TRENI 17 MAGGIO SPOSTATO PER IL PAPA
Revocato lo sciopero treni 17 maggio, spostato ufficialmente dai sindacati al 23 maggio. Il cambio data è stato deciso dagli stessi sindacati che organizzano la protesta, cioè Usb Lavoro Privato, Sgb e Assemblea Nazionale Pdm-PdB. La decisione è stata presa per evitare che la mobilitazione causasse problemi in concomitanza con un evento molto importante, l’insediamento di papa Leone XIV, in programma il giorno successivo.
Per l’occasione saranno richiamati nella capitale 250mila fedeli circa e tanti capi e leader di Stato. Un evento importante, ma anche delicato nella sua gestione, motivo per il quale i sindacati hanno optato per un gesto di responsabilità.
I sindacati avevano proclamato lo sciopero treni 17 maggio per il blocco al rinnovo del contratto nazionale di lavoro, ma chiedono anche maggiore rappresentanza sindacale e coinvolgimento reale nelle trattative. Inoltre, sono molto critici riguardo il sistema ufficiale di contrattazione, che ritengono lontano dalle esigenze dei lavoratori.
SCIOPERO TRENI 17 MAGGIO, L’APPELLO AL MIT
Non solo una questione di rispetto, ma anche di responsabilità, quella che secondo i sindacati non è stata applicata dal sistema di contrattazione e rappresentanza ufficiale. Ancor prima che i sindacati comunicassero la loro decisione, la Commissione di garanzia sugli scioperi aveva lanciato un appello proprio alla responsabilità, affinché spostassero lo sciopero, proprio alla luce dell’evento papale.
La protesta è stata rinviata, come richiesto da più parti, ma non cancellata, perché i sindacati portano da mesi avanti una battaglia in ambito ferroviario, quindi il nuovo appuntamento è fissato per venerdì 23 maggio, senza alcuna novità per quanto riguarda le modalità della protesta. Dal canto loro, i sindacati hanno chiesto al ministero dei Trasporti di ascoltare le loro richieste e mediare, anche alla luce del fatto che il sostegno dei ferrovieri è massiccio, ricoprendo così un ruolo che è mancato finora.