• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Educazione » SCUOLA/ Esame di Stato, se gli adulti imbrogliano i giovani che dovrebbero educare

  • Educazione

SCUOLA/ Esame di Stato, se gli adulti imbrogliano i giovani che dovrebbero educare

Tornano gli esami, di terza media e maturità. Ma qualcuno, nella scuola, dice no. Come se la scuola, dopo avere dato, non potesse chiedere

Corrado Bagnoli
Pubblicato 3 Febbraio 2022
Patrizio Bianchi, ministro dell'Istruzione (LaPresse)

Patrizio Bianchi, ministro dell'Istruzione (LaPresse)

La telecamera/ accesa sul portatile già porta/ l’occhio nelle camere/ scontornate dei ragazzi, negli sfondi/ digitali di galassie sprofondano/ i peluches i poster stanati nel baricentro/ degli equilibri domestici, una frode/ ci espone in ventotto posti/ dalle nostre postazioni e ci fa/ spietatamente soli./

Non è mica stata una passeggiata quella della Dad nel primo lockdown. E non lo è stata nemmeno dopo, quando – dice ancora la poetessa Alice Serrao nella sua raccolta Linea di cattedra (Samuele Editore, 2021): “Sono miei come fioretti dopo la gelata/ titubanti nel cinquanta per cento/del sole in presenza”. La poesia si chiude con la domanda di uno studente: “Possiamo ancora/ diventare grandi a qualcosa?”. “Non abbiate paura”, risponde la prof. 


Scuola: “Il problema non è nei voti ma in adulti che non educano più”/ Daniele Novara: “Serve nuova alleanza”


Non abbiate paura, lo può dire chi ha condiviso la solitudine e lo smarrimento, chi ha sentito innanzitutto per sé l’inadeguatezza di un fare scuola improvvisato ed estraniante. E proprio per questo ha saputo poi reinventarsi, rimettendo in gioco le proprie conoscenze e competenze, rimodulando continuamente la propria proposta didattica, direbbero quelli bravi. 


SCUOLA/ Arabia, Emirati e dati Ocse, cosa ci dice la "forbice" delle donne tra istruzione e lavoro


Non abbiate paura non equivale a dire: andrà tutto bene. Non abbiate paura è un invito a tenersi dentro quel desiderio di diventare grandi di cui parla la poesia, quella voglia di non essere “trattati come scemi che bisogna sempre non offendere, non ferire,/ non toccare” come dice Pasolini. 

Non abbiate paura è una frase che chi fa la scuola – cioè chi vive la relazione economica, cioè vantaggiosa dell’apprendimento e dell’insegnamento – deve sapere dire, deve potere dire. Di fronte a qualsiasi turbamento, davanti a qualsiasi ostacolo, a qualsiasi evento meraviglioso o avverso che possa accadere. 


LAUREATI & LAVORO/ Il disallineamento che interroga giovani, università e imprese


Figuriamoci se non può e non deve essere detta di fronte a un esame. Perché finalmente ci sono gli esami, per la terza media e per la maturità. Non che siano una cosa speciale: nella scuola, come nella vita, ogni giorno viene chiesto qualcosa. In fondo crescere vuole dire rispondere a una richiesta, a continue richieste. Ecco perché c’è poco da stare allegri quando da qualche parte si alzano le voci degli studenti non per rispondere a una richiesta, ma a chiedere che non venga fatta loro nessuna richiesta. 

E ancor di più occorre forse preoccuparsi quando gli stessi insegnanti – e persino qualche preside – tirano su barricate per dire che non si è pronti a tornare alla normalità. A quale normalità si riferiscono? Certo persino il ministro, annunciando il ripristino degli esami, incappa nello stesso errore, parlando di un lento ritorno alla normalità: come sempre, nella scuola, l’idea è che le cose comincino dalla fine. Si pensa che sistemando la valutazione, si riorganizzi anche la programmazione; cambiando gli esami, si rivoluzionino metodi e contenuti. 

A questo, purtroppo, chi vive nella scuola è abituato. Ma insegnanti e presidi dovrebbero dire in coro ai loro alunni, come fa la poetessa: Non abbiate paura! Non abbiate paura, dovrebbero dire, ci siamo qua noi che abbiamo sofferto con voi. Che lentamente, però, proprio perché crescere significa essere messi di fronte a delle responsabilità, abbiamo riscritto la scuola con voi.

Cosa c’è di diverso in un esame, rispetto a quello che ci siamo chiesti e dati in tre anni così? Insegnanti e presidi dovrebbero essere i primi a rallegrarsi per un esame che potranno modulare secondo quanto realmente è stato fatto e nella costruzione del quale non si potrà fare a meno di fare tesoro delle cose preziose e delle innegabili mancanze che si sono sperimentate. Non che non esistano motivi di critica rispetto a quanto è stato proposto dal ministero – in generale poi sugli esami ormai si stende lunga l’ombra di un sentire che sempre più prende piede e che li ritiene inutili e obsoleti – ma credo che anche così, con le loro pecche e i loro difetti, vadano salutati come un’occasione per riaffermare la libertà e la responsabilità di chi fa la scuola. Da studente e da insegnante. 

Certo, a patto che questa libertà e responsabilità siano state esercitate prima, siano entrate in circolo in questi anni di assenze e di magoni, siano diventate almeno un po’ il sangue che scorreva nelle giornate in presenza e in video. 

Tornando a Pasolini, perché dobbiamo trattare gli studenti come scemi? E pensare agli insegnanti come a degli impiegati o a degli automi? La scuola può chiedere, se la scuola ha dato. E uno studente può dare, se innanzitutto la scuola ha chiesto. E non c’è motivo di dubitare che sia stato così. O no, professor Giannelli?

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Educazione

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Educazione

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net