Scuole chiuse per vacanze estive e genitori dallo psicologo: +40% richieste aiuto in Lombardia secondo Ordine psicologi. Mamme esauste e con sensi di colpa
SCUOLE CHIUSE E GENITORI IN ANSIA PER LA GESTIONE DEI FIGLI
“I genitori italiani cercano aiuto psicologico per affrontare le vacanze scolastiche“, titola il Times in un approfondimento sulla lunga estate degli studenti, che mette sotto pressione le famiglie, e soprattutto la salute mentale delle mamme. Nel nostro Paese, infatti, c’è una delle pause scolastiche più lunghe d’Europa: le scuole chiudono per circa 13 settimane estive.
Un periodo di svago per i ragazzi, una vera e propria sfida logistica, economica e psicologica per i loro genitori, che finiscono per rivolgersi agli psicologi per cercare aiuto. I dati parlano chiaro: in Lombardia, l’Ordine degli psicologi ha registrato un aumento fino al 40 per cento delle richieste di supporto da parte dei genitori nei mesi estivi. Questi lamentano spossatezza emotiva, ansia, sensi di colpa e fatica nella gestione quotidiana dei figli.
“I genitori si sentono inadeguati se non sono in grado di inventare attività per i loro figli durante le vacanze“, ha dichiarato al giornale britannico Valentina Di Mattei, responsabile dell’associazione lombarda degli psicologi.

Il motivo di questo disagio è legato al fatto che, se i bambini si fermano in estate, lo stesso non vale per i genitori, che continuano a lavorare e non sempre hanno a disposizione strutture di supporto come i centri estivi, spesso fuori portata economicamente o con liste d’attesa, oppure un aiuto da parte dei nonni.
IL REBUS DEI CENTRI ESTIVI E I DISAGI DEI GENITORI
Per quanto riguarda i centri estivi, sono pochi, costosi o difficilmente accessibili, per cui le famiglie devono arrangiarsi. I prezzi, infatti, sono aumentati di quasi il 23% dal 2023 e ora una retta media a Milano si aggira intorno ai 1.800 euro per otto settimane. Tutto ciò incrementa il carico mentale delle mamme, visto che l’organizzazione familiare ricade ancora prevalentemente sulle donne, che finiscono per trovarsi emotivamente esauste.
Non a caso, tra le domande più frequenti rivolte agli psicologi vi sono quelle su stanchezza, frustrazione e dubbi su quanto si fa per i figli, a dimostrazione della crescente necessità di ascolto e supporto. Si pone, dunque, anche una questione di calendario scolastico: in altri Paesi europei le vacanze estive sono più brevi perché distribuite durante l’anno, mentre in Italia sono concentrate nell’estate, generando un “vuoto organizzativo” difficile da gestire per le famiglie.
SCUOLE CHIUSE IN ESTATE, MODELLO DA RIVEDERE?
D’altra parte, prolungare l’anno scolastico in Italia non è semplice, poiché molte scuole non sono attrezzate per affrontare il caldo estivo. Sarebbero necessari impianti di climatizzazione e adeguato isolamento termico, ma spesso questi mancano. Di fatto, per molti genitori italiani, l’estate si trasforma in un periodo di stress, senso di colpa e affaticamento emotivo, che spinge sempre più persone a cercare supporto psicologico. Il problema, però, per essere risolto va affrontato rivedendo le politiche sociali e il modello scolastico, in modo da sostenere chi lavora e ha figli.