A Storie Italiane il caso della donna che sarebbe stata segregata in casa per 20 anni dal fratello e dalla moglie dello stesso, una coppia di Casalciprano, in provincia di Campobasso. I due indagati rimandano al mittente ogni accusa, spiegando di non aver mai segregato la donna e l’avvocato degli stessi ha aggiunto in diretta tv su Rai Uno: “Con la riforma Cartabia il giudice dovrà capire se vi sarà una previsione di condanna e solo allora predisporre il rinvio a giudizio. Io chiederò riti alternativi, oggi solleverò delle questioni e vedremo il giudice cosa disporrà”, ha detto in vista dell’udienza preliminare in programma stamane.
Ma perchè i due coniugi avrebbero segregato la donna? L’inviata di Storie Italiane spiega: “La vittima ha un piccolo problema psicologico (era inoltre vedova ed era da sola ndr) di conseguenza hanno infierito su di lei. In ogni caso la coppia non avrebbe mandato via di casa la donna, forse per un interesse economico”. Ovviamente tutte le accuse dovranno essere certificare dal giudice, si parla di molestie, maltrattamenti e sequestro di persona. L’avvocato degli imputati ha quindi ripreso la parola spiegando: “Partiamo dal presupposto della presunzione di innocenza degli imputati, solo quando ci sarà una sentenza si potrà dire che i miei assistiti sono colpevoli o innocenti”.
SEGREGATA PER 20 ANNI, IL LEGALE: “LA PROCURA NON HA RICHIESTO PROVVEDIMENTI”
“Quando i carabinieri sono andati a casa – ha continuato l’avvocato degli imputati per la donna segregata a Campobasso – la signora è andata con loro e la Procura non ha chiesto alcun provvedimento verso i miei assistiti ne è stato chiesto il sequestro di questa famosa stanza, di conseguenza se vi fossero state le condizioni che voi riportate probabilmente avremmo dei provvedimenti differenti. Quindi aspettiamo il processo e poi trarremo tutte le conseguenze, oggi siamo solo all’udienza preliminare, siamo nello stato primordiale, dopo di che vedremo il giudice cosa deciderà”.
Su un’eventuale perizia psichiatrica della cliente, il legale ha aggiunto: “Sono valutazioni che faranno i suoi avvocati, comunque la presunta vittima è già stata sentita”. E ancora: “E’ una storia che ha colpito sicuramente la nostra comunità, un piccolissimo comune, anche io mi sono subito meravigliato che questo lungo periodo sia trascorso senza che nessuno abbia alzato un dito”.