Come sappiamo, Selvaggia Lucarelli è stata una delle conduttrici del Dopofestival di Sanremo 2025 ottenendo tanto successo nonostante le critiche social sempre presenti sulla sua persona. Lunedì 17 febbraio la giornalista ha rilasciato un’intervista a Today, e ha raccontato la sua esperienza su Rai 1 focalizzandosi in particolar modo sulla figura di Fedez, a parer suo sempre “protetta” e “vittima”. Chi ha seguito il festival ha visto il cantante decisamente sotto tono, con il pianto in gola e il viso triste. Il tutto dopo la storm che lo ha colpito nelle ultime settimane dopo le voci di Fabrizio Corona.
Selvaggia Lucarelli non si è risparmiata una parola, dicendo che Fedez non ha nemmeno voluto partecipare al Dopofestival per la paura di rispondere a domande scomode. Non solo, la temutissima giornalista ha anche raccontato di quanto “Fedez sia un gran lobbista” con i suoi colleghi, che spesso si lasciano ammorbidire dalla “posizione di potere” del rapper che in qualche modo riesce ad intessere rapporti con la stampa. La Lucarelli ha fatto anche notare l’assordante silenzio sulle indagini per il caso Iovino, giustificato con il fatto che la musica non c’entra con i problemi personali.
Selvaggia Lucarelli dura su Fedez: “Questo è stato il Festival della vittima”
Grandi critiche nei confronti di Fedez da parte di Selvaggia Lucarelli, la quale ha voluto porre l’accento sulla partecipazione a Sanremo 2025 del cantante. “Bravissimo a manipolare il pubblico“, lo definisce la giornalista, descrivendolo come una vittima capace di mettere la maschera ad hoc a seconda dell’occasione e quindi muovere a suo piacimento l’opinione pubblica. Poi continua facendo notare che il rapper è diverso da molti altri per la sua faccia da eterno bambino, che infonde sicurezza rispetto ad altri colleghi che invece hanno la faccia “brutta e cattiva”.
“Se scomodi sempre temi come la malattia mentale, la vita difficile”, racconta Selvaggia Lucarelli, “crei empatia e fai in modo che le persone smettano di giudicarti e ti compatiscano”. La giornalista precisa di non volersi riferire al tumore del rapper ma all’abilità di cadere sempre in piedi appigliandosi a tematiche che attirano il pubblico. Lo ha definito il “festival della vittima“, che in qualche modo ha contribuito a pulirgli la faccia in un momento in cui la stampa lo ha posto al centro delle questioni. Insomma, un’analisi ferma, puntuale e decisa su quello che è stato quest’anno Sanremo per Fedez.