Serie A: giornata 33. Questa giornata si svolge a cavallo della Santa Pasqua e nei giorni dei commenti sul viaggio della nostra Presidente del Consiglio in USA.
Come è cambiato il nostro Paese. Nell’immediato dopoguerra Alcide De Gasperi volò in America per chiedere protezione dal comunismo anche tramite aiuti economici. Oggi la Presidente Meloni ha potuto presentarsi anche come importante cliente per l’acquisto di prodotti americani. Speriamo non si vogliano pagare con l’aumento del nostro debito pubblico ma, almeno in parte, con l’acquisto da parte americana di beni strumentali italiani, macchine utensili in primis, fondamentali per la ripresa del manifatturiero USA tanto conclamato da Trump. Compensazioni in piena regola!
La fortuna non ha concesso compensazioni al povero Monza che, contro il Napoli, almeno un pareggio lo avrebbe meritato. Ma quando stai con un piede in Serie B sei come un leone azzoppato, tutte le sfighe si accaniscono con te. I campani sono parsi lenti nella manovra ma, come accade ai più forti, un’uscita a vuoto del portiere biancorosso li ha premiati. I biancorossi, privi di metà dei titolari ma ben organizzati, hanno avuto almeno quattro occasioni, prima per poter passare in vantaggio e poi per pareggiare ma, come si sa, la fortuna non tifa mai per i poveri, altrimenti non lo sarebbero. Così gli azzurri sono sempre più favoriti nella corsa per lo scudetto.
A rafforzare tale pensiero è arrivata la sconfitta dell’Inter a Bologna. Si era capito subito che i bauscia risentivano dello sforzo di Champions, dove sono approdati alla semifinale demolendo il Bayern Monaco. Non riuscivano a tenere la palla per tre passaggi consecutivi e di fronte avevano un Bologna pimpante, gasatissimo, che mirava alla vittoria per contenere il rientro della Maggica, uscita vittoriosa dallo scontro con il Verona, che ha portato la squadra di quel volpone di Ranieri ad assaporare il gusto europeo.
La gara di Bologna è stata fra le peggiori giocate dalla Beneamata negli ultimi due anni: lenta, approssimativa nel giro palla, inconcludente. Non che i felsinei abbiano fatto di più, solo nell’impegno sono stati superiori. Era la classica partita destinata a finire a reti inviolate. D’altra parte i nerazzurri, senza Thuram che tiene alta la squadra, Dumfries e Dimarco a tempo pieno sulle fasce, rendono meno del 50% del loro potenziale. Oggi l’attacco si reggeva solo su Lautaro, Correa è un ex giocatore. C’è da meravigliarsi che la squadra stia lottando per lo scudetto.
La prossima giornata, che l’Inter giocherà dopo il derby infrasettimanale di Coppa Italia e pochi giorni prima dello scontro di Champions a Barcellona, prevede Inter vs Roma e Napoli vs Torino. Cosa prevedete possa accadere se non il sorpasso dei partenopei?
Gradevole la partita fra i casciavit e la Dea, nonostante il tatticismo esasperato dei due allenatori. Le squadre hanno giocato cercando la vittoria per sperare di guadagnarsi l’Europa: l’Atalanta quella delle grandi, il Milan quella dei tornei del giovedì. Primo tempo tutto nerazzurro. Atalanta superiore nel palleggio e Milan che mirava esclusivamente a tentare sporadiche ripartenze. Ripresa iniziata in modo arrembante dai rossoneri che hanno guadagnato campo, accentuato il possesso palla e creato qualche occasione da “quasi rete”.
Però l’impegno “tutti avanti” del Diavolo ha lasciato praterie per il contropiede atalantino che, poco dopo l’ora di gioco, ha dato il frutto sperato: rete per la Dea! Milan a trazione anteriore con i bergamaschi che hanno buttato al vento reti già fatte. I rossoneri avanzavano solo con la forza della disperazione, la squadra era schierata a casaccio contro un’Atalanta capace di fare blocco davanti all’area. Risultato finale: vittoria bergamasca e campionato indecente dei casciavit; per loro fortuna rimane una possibilità nella Coppa Italia, dato l’interesse dell’Inter ad altri traguardi.
La Gobba giocherà l’ultimo match della giornata a Parma, dove deve vincere per mantenere il posto di accesso alla prossima Champions. Il pericolo di non fare punteggio pieno è risibile, ma c’è; i ducali, nel loro stadio, hanno punito diverse big. I bianconeri sono più forti sia tecnicamente che fisicamente, ma nel calcio si sa che non sempre la più forte vince. È l’appiglio che cercherà di afferrare il Parma per fare almeno un punticino che la tenga sopra la linea di galleggiamento in classifica.