Paolo Rosolen, oggi 20enne, è a processo con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazzina che, all’epoca dei fatti aveva appena 13 anni. I due si erano conosciuti online, precisamente su Instagram. Dalla conoscenza virtuale fatta esclusivamente di chat, si era poi arrivati all’incontro reale e tra loro c’era stato un rapporto sessuale completo. Peccato però che lei era poco più di una bambina e che, come rivela Il Messaggero online, quell’episodio la turbò non poco. I fatti avvennero nella provincia di Treviso nel 2017. Di ritorno a casa, la madre si rese subito conto che qualcosa non andava e riuscì alla fine a farsi raccontare tutto. Per paura di una infezione o di una gravidanza indesiderata, il genitore decise di accompagnare subito la figlia minorenne in ospedale dove, alla luce della giovanissima età della figlia, partì in automatico la segnalazione alle forze dell’ordine ed alla procura con la denuncia di violenza sessuale a carico del 20enne, sebbene, su ammissione della stessa 13enne, non vi fu alcuno stupro. Le indagini furono affidate al sostituto procuratore Mara Giovanna De Donà e si sono concluse con il rinvio a giudizio del giovane, oggi 20enne, il quale dovrà ora affrontare un processo.
SESS* CON 13ENNE: GIOVANE A PROCESSO DOPO ARRESTO PER RAPINA
Il giovane Paolo Rosolen, ora alla sbarra con l’accusa di violenza sessuale a scapito di una 13enne, già all’inizio dell’anno aveva fatto parlare di sé per un caso del tutto differente ma che era finito sulla bocca di tutti a Conegliano, in provincia di Treviso, nonché sua terra di origine. Il ragazzo, infatti, lo scorso febbraio era stato arrestato dopo un’aggressione con un’accetta a scapito del titolare del Cash for phones a seguito di una tentata rapina. Secondo quanto riferito da Il Messaggero, si trattò di una rapina cruenta nella quale il titolare dell’esercizio commerciale rimase ferito. Rosolen agì insieme ad un 25enne di origini senegalesi con il quale aveva in precedenza già rubato alcune bottiglie di liquore dal supermercato Eat’s sfuggendo al personale che aveva minacciato con un coltello da cucina. Appena un’ora dopo, la rapina al Cash for phones che si concluse con il suo arresto in strada dopo l’aggressione al giovane titolare.