Sharbat Gula è in Italia: la donna afghana, divenuta celebre grazie al fotografo Steve McCurry, è stata portata in salvo. Dopo la presa di potere dei talebani aveva richiesto di essere espatriata ed a venire in suo soccorso era stato il nostro Paese, che si è attivato per il trasferimento. Nelle scorse ore, secondo quanto riportato da Adnkronos, è atterrata a Roma e sta bene.
La Monna Lisa afghana. Così in molti la ricordano per quella fotografia scattata da Steve McCurry negli anni Ottanta in un campo profughi vicino Peshawar, in Pakistan. Lì, ancora adolescente, era fuggita dopo l’invasione sovietica. Non sapeva di essere divenuta in quel momento un simbolo. Gli occhi verdi e l’espressione impaurita rappresentarono un popolo intero, tanto che quello scatto divenne nel 1985 la copertina di National Geographic. Di lei, tuttavia, non si sapeva nulla. Soltanto nel 2002 il fotografo americano decide di muoversi per trovarla e ci riuscì.
Sharbat Gula è in Italia: la storia della Monna Lisa afghana
Sharbat Gula adesso è in Italia. La notorietà ricevuta grazie alla fotografia di Steve McCurry forse per la prima volta è riuscita a cambiarle la vita. Le sue sorti, infatti, nonostante quello scatto da copertina, non sono mai state, come raccontato da Adnkronos, diverse da quelle di qualsiasi donna afghana. A 13 anni si sposa, poi i cinque figli, di cui una morta subito dopo il parto. Poco dopo perde anche il marito e si ammala di epatite C. Nel 2016 viene persino arrestata per aver falsificato i documenti utili a rimanere in Pakistan e viene dunque rimandata in Afghanistan.
Steve McCurry, a distanza di trent’anni dalla celebre fotografia, ne ha scattata un’altra. Sharbat Gula è molto diversa. I segni dell’età e della sofferenza sul viso. Gli occhi verdi divenuti meno penetranti. Adesso, tuttavia, è pronta a dare inizio ad una nuova vita in Italia, con la speranza che sia più serena di quella precedente.