La notizia era nell’aria da diverse ore, pochi istanti fa è arrivata l’ufficialità: Shinzo Abe ha rassegnato le dimissioni da premier del Giappone. Affetto da rettocolite ulcerosa, il 65enne ha dovuto fare i conti con un peggioramento della malattia, tanto da costringerlo a farsi da parte, come già accaduto nel 2017. Abe ha spiegato nel corso di una conferenza stampa: «A seguito dei recenti controlli, il mio stato di salute non mi consente di concentrarmi sulle questioni più importanti che riguardano il governo del Paese ed è il motivo per cui intendo farmi da parte». Appena qualche giorno fa, lunedì 24 agosto, Shinzo Abe aveva dichiarato ai giornalisti: «Tornerò a lavorare e proverò a non cedere». Purtroppo, le sue condizioni di salute non gli consentono di proseguire alla guida del Paese. Ed è già partito il dibattito sulla sua successione, nell’immediato futuro Abe sarà sostituito dal vice, Taro Aso. (Aggiornamento di MB)
SHINZO ABE VERSO LE DIMISSIONI
Shinzo Abe, premier del Giappone, potrebbe a breve rassegnare le proprie dimissioni per ragioni connesse alle sue condizioni di salute. È questa la notizia choc con la quale si è aperta la mattinata italiana e rimbalzata direttamente dal Paese del Sol Levante, i cui principali media, fra cui l’emittente nazionale Nhk, riferiscono: “Shinzo Abe intende dimettersi, perché la sua salute è peggiorata, ed è preoccupato che questa circostanza possa causare problemi nel governare la nazione“. Ad onore del vero, era da alcune settimane che si rincorrevano voci circa un aggravarsi della sua patologia, quella rettocolite ulcerosa che già nel 2005-2006 aveva costretto l’uomo di Governo ad abbandonare il proprio incarico. Addirittura, si sta facendo largo in questi minuti la convinzione che nella giornata di oggi, venerdì 28 agosto 2020, il premier terrà una conferenza stampa nel corso della quale rassegnerà ufficialmente le proprie dimissioni da primo ministro.
SHINZO ABE, IL PREMIER DEL GIAPPONE PIÙ LONGEVO DI SEMPRE
Shinzo Abe, fra l’altro, era tornato in ospedale nei giorni scorsi per alcuni accertamenti, recandosi presso il “Keio Hospital” di Tokyo, fornendo poi rassicurazioni agli elettori e sottolineando la sua volontà di proseguire la sua attività politica in favore del Giappone. Il 65enne, peraltro, è da alcuni giorni divenuto il premier nipponico più longevo di sempre, frantumando il primato appartenente addirittura a un suo prozio, Eisaku Sato, il quale rimase in carica per 2.798 giorni senza interruzioni fra il 1964 e il 1972. Abe, dal canto suo, somma mandati diversi: quello tra il 2006 e il 2007 e il lungo periodo alla guida dello Stato giapponese dal 2012 sino ad oggi. La scadenza naturale del suo attuale mandato coinciderebbe con settembre 2021, ma ormai è chiaro a tutti che quelle che stanno scorrendo sono ormai davvero le ultime ore da primo ministro per Abe.