Shiva torna praticamente libero. L’artista trapper, fra i più amati dalle nuove generazioni, ha annunciato attraverso i suoi canali social che gli sono stati revocati i domiciliari. Lo ha fatto attraverso un video in cui si vede il cantante mentre festeggia con tanto di scritta “freee”, sorride e viene abbracciato dal suo avvocato in uscita dal tribunale.
La notizia è giunta stamane proprio a seguito della nuova udienza tenutasi nelle scorsa ore, o meglio, il concordato in appello al termine del quale gli arresti domiciliari sono stati sostituiti dall’obbligo di firma. Shiva, nome d’arte di Andrea Arrigoni, era stato condannato lo scorso mese di luglio ad una lunga pena di 6 anni, 6 mesi e 20 giugno, con le accuse di tentato omicidio ma anche ricettazione e porto abusivo d’armi.
SHIVA, LA SPARATORIA NELLO STUDIO DI SETTIMO
Era infatti stato protagonista della famosa sparatoria che si era tenuta a Milano, ripresa per intero dalle videocamere, in cui si vedevano due ragazzi della crew di Rondo da Sosa, il trapper rivale Mattia Barbieri, entrare nel cortile dello studio di registrazioni di Shiva in quel di Settimo Milanese, e poi lo stesso cantante che usciva sparando, mettendo in fuga i due intrusi, entrambi feriti dai colpi d’arma da fuoco sparati.
Un episodio gravissimo, vista la condanna, con il collegio dei giudici che spiegò che alla fine Andrea Arrigoni sparò non per far scappare i due rivali ma per colpirli, di conseguenza era stata totalmente esclusa la legittima difesa. Shiva ha infatti mirato ai due giovani, ed inoltre i due stavano fuggendo di conseguenza il pericolo si era ormai esaurito.
SHIVA, VIA GLI ARRESTI AI DOMICILIARI: L’ITER GIUDIZIARIO
A seguito di quei fatti il cantante venne arrestato e incarcerato, poi il 21 febbraio 2024, a circa 7 mesi dai fatti, venne scarcerato e mandato ai domiciliari, una prima grande vittoria per gli avvocati, che all’epoca si dissero soddisfatti ovviamente per l’attenuazione della misura cautelare, dicendosi convinti che alla fine sarebbero riusciti a dimostrare l’innocenza del proprio assistito, o per lo meno, che lo stesso avesse sparato in realtà solo per difendersi. Il nuovo step quindi durante l’udienza di oggi, con il 24enne che non sarà più obbligato a restare in casa, ma dovrà semplicemente presentarsi alla polizia giudiziaria per due volte alla settimana, apponendo la propria firma.
Questa misura cautelare terminerà dopo un anno e mezzo dalla data della condanna, dopo di che Shiva potrà scontare il resto della pena con l’affidamento in prova, “l’ultimo esame” prima del definitivo ritorno in libertà. Autori dell’intrusione nello studio di Shiva e dell’aggressione allo stesso, furono Maria Rossi e Walter Pugliesi, che diedero un pugno al trapper rompendogli la mascella, Anche se ferito lui entrò nello studio, prese la pistola, e sparò ai due, mettendoli in fuga, ferendo entrambe alle gambe.
Visualizza questo post su Instagram