Silvia Sardone, europarlamentare della Lega minacciata e insultata a Milano: scritta "Fan*ulo" e simboli anarchici. "Avanti contro i centri sociali"
Nuovi atti intimidatori e minacce nei confronti di Silvia Sardone, che ha denunciato sui social un atto vandalico andato che si è verificato a Milano. In via Gola è apparsa una scritta offensiva accompagnata dal disegno di una bomba e un simbolo anarchico. Non si tratta del primo episodio, anzi ci sono precedenti simili: le scritte offensive a Bovisa, altro quartiere milanese, e a Verbania, ma ha ricevuto anche minacce di morte su un treno in Piemonte e minacce costanti sui social, che vanno avanti da anni, a cui di recente si sono aggiunti attacchi verbali di alcuni trapper.
Sardone nel suo post di denuncia su Instagram ha fatto notare anche che in via Gola sono presenti centri sociali e ha citato Ilaria Salis, europarlamentare come lei, perché ha un passato da militante in quell’area e, come aggiunto dalla stessa Sardone, è stata protagonista di occupazioni abusive. In ogni caso, Sardone non si lascia intimidire, anzi porta avanti una delle sue battaglie, quella per la chiusura dei centri sociali e contro certi ambienti antagonisti.
SILVIA SARDONE, LA SUA BATTAGLIA CONTRO I CENTRI SOCIALI
Silvia Sardone, di fatto, è diventata bersaglio di odio per le sue idee, ma ha sempre risposto denunciando tutti i casi che l’hanno riguardata e ribadendo con fermezza di voler portare avanti le sue idee. Nei mesi scorsi è anche intervenuto suo marito, consigliere leghista: Davide Caparini divenne rapper per difendere la moglie, dando vita a un “dissing” contro i trapper che la minacciavano. Oggi, però, Silvia Sardone offre anche uno spunto di riflessione, perché “l’area dove è stata fatta la scritta è nota per la presenza di centri sociali, protagonisti di violenze in passato“.
Per quanto riguarda Ilaria Salis, l’europarlamentare della Lega ha ricordato che è stata attivista lì, “proprio in questo quartiere si è resa protagonista di occupazioni abusive“, mentre lei porta avanti la sua attività politica senza paura e le sue “battaglie contro i centri sociali, covi di delinquenti, chiedendone la chiusura e continuerò a farlo“, anche se riceve insulti e minacce.
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