Può una Madonna dipinta su uno skateboard “supportare la fede”, “celebrare la bellezza della fede”? Uno skateboard, un oggetto dove cioè ci si sale su con le scarpe e che struscia sui pavimenti, le strade, lo sporco? A noi sembra quasi un insulto alla fede più che una celebrazione, ma si sa che gli americani sono capaci di fare i soldi con qualunque cosa e in qualunque modo. Addirittura hanno anche il testimonial, un bel frate giovane dal look accattivante, grande campione di skateboard Frate Gabriel Cortes, un frate francescano dell’Immacolata e incredibile skater. Tutto nasce da una brava mamma cattolica di Denver, Lisa Fixler, racconta il sito Aleteia, che un giorno nota lo skateboard dell’amico del figlio per terra a casa sua. Sulla tavoletta, come spesso capita, quella che lei definisce “arte satanica” e che entusiasma i suoi ragazzi, come normale che sia. Tutti i ragazzini si entusiasmano per le immagini e i film horror e le immagini che possano scandalizzate, senza per questo essere dei criminali, e senza che questi disegni siano necessariamente “satanici”. La signora si mette subito in moto: “Ho fatto un viaggio al centro commerciale per esaminare i negozi di skate. Ecco alcune delle scelte di design che ho visto: un mazzo di Ave Satana con una testa di capra con gli occhi rossi, una tavola con foglie di marijuana, una tavola coperta da donne in topless”. Immagini che, dice, preoccuperebbero i genitori cattolici per “l’impatto di tali immagini”. Con buona pratica cattolica, che da sempre censura e fa sparire tutto ciò che potrebbe mettere in crisi la fede (ma chi ha una vera fede non va certo in crisi per i disegni su uno skate-board) la signora mette insieme, come si usa dire, due piccioni con una fava: fare skateboard con immagini sacre cattoliche e aprire una apposita azienda (che in America la fede è sempre un buon business), la Motherboards.
FEDE E BUSINESS
La signora Fixler ha fatto commissionare opere d’arte cattoliche che sembrano adattarsi agli stili “cool / rad” che sono così popolari tra chi pratica questo sport. Pare che si vendano alla grande: “Non è solo OK avere la religione nella tua vita, ma indossarla con orgoglio, gioire e celebrare la tua fede cattolica. Facciamo sapere ai giovani che puoi essere ‘cool’ e allo stesso tempo indossare lo stendardo del cattolicesimo senza perdere un po ‘di quel’ cool ‘”. Stendardo? Cattolici cool? Mah. Tra l’altro vicino a un Gesù crocefisso c’è spesso la bandiera americana: Donald Trump sarà felice. Naturalmente non manca lo spirito missionario: “Volevo un modo per portare un po’ del potere di queste immagini sacre cattoliche in quello che a volte può essere un luogo oscuro e travagliato: gli skatepark. Sono pieni di bambini per lo più completamente non catechizzati, che non pregano mai e non hanno mai visto l’interno di una chiesa”. E se invece queste tavole cattoliche provocassero bullismo? Se i ragazzini con queste tavole venissero provocati e presi in giro? “Vogliamo aiutare a celebrare la bellezza e la bellezza della nostra fede. Vogliamo sostenere quel movimento controculturale ”, afferma la Fixler. “Vogliamo fornire prodotti che supportano la fede e che celebrano la fede”. Fede e prodotti… com’era la storia di quei mercanti nel tempio scacciati da Gesù?