La Smemoranda, storica agenda che da anni viene utilizzato come diario di scuola da moltissimi studenti italiani, è fallita. Come scrive Skytg24.it, nella giornata di oggi si è tenuta l’asta per rilevare il marchio ma la stessa è andata deserta, non si è presentato nessuno. Addio quindi all’iconica agenda italiana nata nel 1979, che come ricorda Sky non era un semplice diario ma molto di più, un simbolo di un periodo che forse non c’è più fra i più giovani, un luogo in cui custodire gelosamente ricordi, emozioni ed esperienze, sia belli quanto dolorosi.
A fondarla furono Gino e Michele, nonché Nico Colonna, fra i fondatori anche di Zelig, ma molto probabilmente a settembre 2024, quando gli studenti torneranno sui banchi di scuola, non vedremo più la Smemoranda sugli scaffali di negozi, cartolerie e supermercati. Nel corso della sua storia più che quarantennale, la Smemoranda ha saputo sempre reinventarsi, rimanendo però sostanzialmente fedele a se stessa, e alla sua realizzazione hanno collaborato anche artisti e celebrità come Piero Pelù, Jovanotti, Ligabue e Claudio Bisio.
SMEMORANDA FALLITA, LA CRISI PER LA CONCORRENZA, IL COVID E NON SOLO
La crisi è cominciata per via della concorrenza, ma anche per le cartolerie che stanno a poco a poco scomparendo dalle nostre città, e infine, l’introduzione dei diari d’istituto obbligatori nelle scuole. Il colpo finale l’ha dato il covid, così come raccontato dagli stessi fondatori a Repubblica: “È stato il Covid a tagliarci le gambe ma non è finita qui”.
Michele Mazzati aggiunge: “Un pezzo di vita, assieme allo Zelig, locale e trasmissione televisiva”. In ogni caso lo stesso (in coppia con Gino, nome d’arte di Luigi Vignali), pensa che per la Smemoranda non sia ancora stata scritto l’ultima pagina: “Dico solo che non è affatto scontato che finisca male, e che penso che la Smemoranda abbia un futuro”. La speranza è che possa essere davvero così.