Smettere di fumare senza ingrassare, è possibile? Spesso e volentieri chi depone per sempre le sigarette, tende ad ingrassare, ed è anche per questo che sono molti, soprattutto fra il gentil sesso, coloro che sono restii ad abbandonare per sempre i pacchetti di sigarette, temendo di rovinare la propria linea. Ovviamente smettere di fumare deve avere la priorità, visto che è noto e risaputo quanto il fumo nuoci alla salute, e non è affatto una “frase fatta”.
Medici e professionisti ci ricordano quanto al fumo siano associati numerosi tumori, ed inoltre il fumo è dannoso per se ma anche per coloro che ci stanno attorno, a cominciare da più piccoli, dagli anziani e dalle persone fragili. Che dire poi della “mancanza di fiato” e di altre complicazioni alle vie respiratorie: insomma, smettere di fumare è solo un bene, e deve essere l’obiettivo da perseguire di chi fuma. Ma è possibile riuscirsi senza aumentare di peso? Stando a quanto fa sapere il Ministero della Salute, così come sottolineato da Cook del Corriere della Sera, smettere di fumare può portare, in alcuni casi, ad un aumento di due o tre chilogrammi, di conseguenza si tratta di un peso minimo.
SMETTERE DI FUMARE SENZA INGRASSARE: COSA FARE E NON FARE
Inoltre, viene specificato che non tutti registrano questo aumento ma nel caso in cui non si volesse rischiare di ingrassare, basta modificare leggermente le proprie abitudini alimentari. Il cibo diventa un grande alleato soprattutto quando una persona decide di smettere di fumare in autonomia, senza alcun aiuto esterno, ma a riguardo Evelina Flachi, nutrizionista, sottolinea che l’aumento di peso non è una conseguenza diretta allo smettere di fumare. Chi non fuma più ingrassa perchè invece del rito della sigaretta si butta appunto sul cibo, sostituendo l’abitudine del fumo con quello del mangiare, il più delle volte cibo spazzatura.
Ad esempio c’è chi mangia uno snack, salato o dolce, chi del cioccolato, e via discorrendo, e a lungo andare queste abitudini portano per forza di cosa a vedere i chilogrammi sulla bilancia in aumento. Per la stessa nutrizionista è quindi fondamentale scegliere cibo che sia salutare ed in particolare quei prodotti ricchi di sostanze antiossidanti che permettono di riparare quei danni che abbiamo creato al nostro organismo attraverso appunto il fumo. Ma quali sono i trucchi? Prima di tutto bisogna mettere a tavola prodotti ricchi di vitamina C, a cominciare dagli agrumi, ma anche le verdure crude, quindi i kiwi, perfetti da mangiare nell’arco della giornata sia durante i pasti tradizionali ma anche a merenda o colazione. Sarebbe bene puntare su prodotti colorati, che solitamente sono frutta e verdura ricche appunto di vitamina C, un grande aiuto per eliminare i radicali liberi in eccessi causati dal fumo.
SMETTERE DI FUMARE SENZA INGRASSARE: L’IMPORTANZA DI UNA DIETA EQUILIBRATA
Fondamentale anche praticare una dieta equilibrata, con delle giuste porzioni e soprattutto pochi zuccheri. No quindi a merendine, dolcetti e biscotti, si invece ad arance, frutti di bosco, carote crude. Un altro errore che spesso chi smette di fumare fa è quello di saltare i pasti per paura di ingrassare ma così facendo si crea un effetto contrario: bisogna quindi sempre fare dei pasti completi, visto che così facendo si crea quella sensazione di sazietà che non induce l’organismo a richiedere altra energia e altro cibo.
Bene anche bere molta acqua, almeno due litri al giorno, perchè così facendo si purifica di fatto l’organismo, eliminandone le scorie attraverso le urine. Se una volta seduti a tavola si bevono due bicchieri di acqua, accompagnate da delle verdure, a quel punto saremo già un pochino sazi e di conseguenza non andremo ad abbuffarci. Attenzione anche a tisane, te ed infusi, che per la nutrizionista Flachi sono degli ottimi “amici” degli ex tabagisti, visto che bevendo questi prodotti si tiene occupata la mano che prima invece utilizzavamo per fumare. Infine, un altro grande consiglio classico degli esperti, fare molta attività fisica, soprattutto all’aria aperta, favorendo la produzione di serotonina che è storicamente considerato l’ormone del benessere e che ci fa stare bene.