MARINE LE PEN SFONDA QUOTA 35% NEI SONDAGGI IN FRANCIA, “NONOSTANTE” IL GOVERNO BAYROU
Vedere Marine Le Pen con il Rassemblement National ormai stabilmente sopra il 30% nei sondaggi politici in Francia fa intuire come davvero il mondo, europeo e non, è realmente cambiato in pochi anni: considerata reietta per anni, sempre sconfitta dai “cordoni sanitari” costruiti prima da Hollande e poi da Macron, la leader della destra francese ha ormai imboccato la via già vista in Italia con Giorgia Meloni, candidandosi seriamente ad essere la favorita delle prossime Elezioni Presidenziali nel 2027. Nel mezzo gli scenari politici della Francia restano comunque molto interlocutori, con un Governo di “larghe intese” del Premier Bayrou che ha giusto in questi giorni superato una terza mozione di sfiducia presentata dalla sinistra di Melenchon: un Governo che resta per il momento in piedi, a differenza del precedente naufragato con Barnier, proprio per l’accordo tra Le Pen, i centristi di Macron, i Repubblicani di Genevard e i Socialisti di Glucksmann.
Osservando gli ultimi sondaggi prodotti da Ifop in Francia – con interviste tra il 5 e il 6 febbraio 2025 – si scorge come nonostante l’accordo per un Governo di “unità nazionale”, Le Pen con l’RN non abbia minimamente perso consensi rispetto alle ultime Europee, anzi: la destra francese, membro fondatore dei Patrioti per l’Europa assieme alla Lega di Salvini, si staglia al 35% dei consensi, ben 20 punti percentuali in più di Ensemble di Macron, fermo al 15% e appena dietro al 19% del Nuovo Fronte Popolare (sondato qui senza la presenza de La France Insoumise di Melenchon, dopo la rottura ormai definitiva dovuta alla nascita del Governo Bayrou). I Repubblicani al 12% restano davanti alla sinistra della LFI, in calo netto all’8% dopo le minacce di impeachment contro Macron e le mozioni di sfiducia contro gli ultimi Governi Barnier e Bayrou.
LA CRISI DEL NUOVO FRONTE POPOLARE E IL RUOLO DI MELENCHON
È però il focus sul Nuovo Fronte Popolare a rappresentare il vero punto di svolta, negativa, della gauche: non solo vedere l’odiata nemica politica Le Pen con Bardella ormai scollinare il 35% dei consensi nazionali, non solo l’essere rimasto fuori dagli ultimi Governi (dopo le promesse non mantenute da Macron in merito ad un esecutivo di Centro-Sinistra post-Elezioni), ora è la spaccatura interna a preoccupare in definitiva la “coalizione” dei partiti di sinistra in Francia.
I sondaggi politici di Ifop mostrano infatti come le ultime schermaglie tra socialisti e Melenchon per la formazione del Governo Bayrou abbiano portato “scorie” elettorali negative sopratutto per il leader della sinistra radicale: in un NFP senza dentro la LFI, Melenchon in solitaria vale l’8%. Con gli stessi sondaggi francesi ma con il Nuovo Fronte Popolare riunito senza dentro i socialisti, non va meglio per il leader de La France Insoumise: il Partito Socialista francese infatti in “solitaria” vale un 13%m comunque più di Melenchon, mentre il NFP rimarrebbe al 14% comunque dietro a Macron e distante ben 20 punti percentuali dal Rassemblement National.