L’ULTIMA RILEVAZIONE SULLE COALIZIONI VEDE UN MINI RECUPERO DEL CENTROSINISTRA: COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI LAB21.01
I sondaggi politici non possono certamente spiegare né “prevedere” alla perfezione tornate elettorali o voti referendari come quelli di questo weekend, ma di certo un’indicazione generale possono sottolinearla anche se per legge sono vietati i nuovi sondaggi sulla singola votazione in atto. Con le urne ancora aperte fino alle 15 di oggi, l’attesa per i risultati dei Referendum abrogativi è stata “minata” nella fiducia per i promotori di sinistra e CGIL dopo i dati dell’affluenza alle 23 di domenica.
Con una presenza ai seggi inferiore al 25% difficilmente il quorum sarà raggiunto, e questo in parte si poteva già scorgerlo dagli ultimi sondaggi politici a livello generale raccolti la scora settimana: secondo infatti le intenzioni di voto raccolte da Lab21.01 per Affari Italiani (e pubblicate lo scorso 1 giugno 2025, qui il nostro focus) il vantaggio del Centrodestra a livello di coalizione era fissato a poco meno di 10 punti percentuali rispetto al campo largo progressista.
Un 47,7% di lieve calo rispetto ai medesimi sondaggi politici della settimana precedente, mentre di contro il Centrosinistra con uniti – idealmente – Pd, M5s e AVS si fermerebbe al 38,1% qualora si votasse domani e vi fosse una coalizione antagonista così composta contro il Governo Meloni.
OBIETTIVI, DIVISIONI E “SPERANZE” DEI PARTITI VERSO I RISULTATI DEI REFERENDUM
Osservando i sondaggi politici, e unendo il fatto che si è votato in un weekend di inizio estate con quesiti non sempre scritti e presentati in maniera del tutto comprensibile, il probabile ko del quorum ai Referendum lo si poteva preventivare dalle analisi delle scorse settimane (oltre che dallo “storico” di tutti gli ultimi referendum abrogativi, ndr). A livello di consenso generale, il Centrodestra mantiene ancora un vantaggio sui rivali del campo progressista, anche se un obiettivo potenziale per il Pd di Schlein – se non si riesce a far superare il quorum sui 5 quesiti – era stato fissato in un risultato attorno al 40%.
Come ha spiegato il “Corriere della Sera” negli scorsi giorni, al netto dei sondaggi politici nazionali e dei risultati di Ballottaggi Comunali e Referendum, riuscire ad avere circa 12 milioni e mezzo di Sì alle urne significherebbe aver superato i voti del Centrodestra con cui ha vinto alle Politiche 2022. Vorrebbe dire avere un messaggio politico su cui ripartire per il campo largo, con l’obiettivo di poter superare il consenso dei rivali al Governo: certo, occorre sempre ricordarsi – e i sondaggi politici lo riportano ogni settimana – che vi è un 30-40% di italiani indecisi o comunque disponibili all’astensione anche alle Elezioni nazionali, dato non da poco che può far determinare ogni votazione alle urne di oggi e di domani.