I sondaggi politici elettorali di Lab21.01 aggiornati al 23 agosto 2025: Centrodestra domina appena sotto il 50%, campo largo a -10% con rebus Regionali
IL RITORNO DEI SONDAGGI POLITICI… MA NULLA CAMBIA, CENTRODESTRA RESTA A +10% SUI RIVALI PROGRESSISTI
Dopo la pausa ferragostana tornano, in anticipo rispetto alla convocazione del Parlamento, i sondaggi politici nazionali: i primi a “scodellare” nuovi dati freschi è l’istituto di Baldassarri Lab21.01, sempre per “Affari Italiani”. Sebbene la pausa politica possa dirsi tale in termini parlamentari, tra vertici internazionali, scontri diplomatici tra Italia e Francia e interventi dal Meeting di Rimini, la politica italiana sembra tutt’altro che in “ferie”.
Passano le settimane ma non cambia lo spartito: nonostante il rebus sui candidati delle Regionali sia ancora aperto, e nonostante le difficoltà a vedersi ancora una pace internazionale tanto su Gaza quanto in Ucraina, il consenso per il Governo Meloni resta di fatto immutato e con ben 10 punti di vantaggio sull’eventuale campo largo progressista. Osservando i sondaggi politici raccolti da Lab21.01 lo scorso 23 agosto 2025, la coalizione a sostegno del Governo di Centrodestra ottiene un complessivo 48,1% con la tenuta ancora ottimale di Fratelli d’Italia al 30,1%.

Bene ancora la Lega di Salvini, con il vicepremier in contrasto e scontro diplomatico con il Presidente francese Macron: il Carroccio sprinta al 9,1% tenendo ancora dietro Forza Italia all’8,3%, mentre Noi Moderati di Lupi e Carfagna (che ha fatto sapere di essere disponibile eventualmente a candidarsi alle Regionali in Campania) non vanno oltre lo 0,6% su scala nazionale. Atteso il vertice dei leader nei prossimi giorni per capire quale sarà la rosa finale dei candidati in vista delle Elezioni Regionali, specie in Puglia e Campania dove i ragionamenti sembrano ancora tutt’altro che vicini alla soluzione.
REBUS A SINISTRA VERSO LE REGIONALI: PD ANCORATO AL 20%,, CONTE PERÒ NON SFONDA
Con tensioni e dossier complicati da gestire, il Centrodestra riesce comunque a tenere un consenso attorno al 50%, in grado di rivincere le Elezioni Politiche se si tenessero domani: diversa la situazione interna nel Centrosinistra, con Pd e M5s che restano ancora i principali “maggiorenti” della coalizione ma che ancora non riescono a trovare una quadra unitaria nemmeno nelle varie elezioni locali che vedranno da qui a fine 2025 ben 7 voti Regionali.

Tensioni interne, correnti e programmi tutti da definire restano un rebus che l’elettorato sembra “comprendere”, almeno vedendo i sondaggi politici: il Pd di Schlein non va oltre il 20%, in stallo costante e con la “grana” ancora non risolta del candidato in Regione Campania con Fico (M5s) in rampa di lancio ma congelato dalle diatribe interne tra De Luca e la Segreteria Dem. I Stelle stessi non sondano con il 12,3% del partito di Giuseppe Conte, che comunque può festeggiare il successo di ottenere (forse) sia Campania che Calabria come candidati in pectore del Campo largo.
Da ultimo l’Alleanza Verdi-Sinistra di Bonelli e Fratoianni che si ferma al 5,7% e che contribuisce al 385 complessivo del Centrosinistra, sempre secondo i sondaggi politici pubblicati da “Affari Italiani”. A chiudere la rassegna quotidiana con le intenzioni di voto troviamo l’area centrista che soffre ancora una sorta di crisi di identità: Azione “strappa” con il M5s e mina la possibilità di un Campo larghissimo, con Calenda che ottiene però “solo” il 3,5% delle preferenze, superando comunque Renzi al 2,9% e PiùEuropa al 2,4%, quest’ultimi invece coalizzati con Schlein e Conte in tutte le coalizioni delle prossime Regionali 2025.
