I sondaggi politici di maggio 2025 nella media del Termometro Politico: Centrodestra sale prima delle urne, rebus Pd, calo di Conte e AVS. Gli scenari
LA CRESCITA NEI SONDAGGI POLITICI DI TUTTO IL CENTRODESTRA: SALVINI RIDUCE IL GAP CON FORZA ITALIA
È una crescita non “esplosiva” ma costante e senza falle: il Centrodestra nei sondaggi politici raccolti da Termometro Politico con una media ponderata di altre 4 intenzioni di voto settimanali (Tecnè, Swg, Lab21.01 e Demopolis) raccoglie ancora consensi, pur nel mezzo delle tante polemiche sollevate anche ieri alla Camera dai leader delle opposizioni.
Gaza, Trump, riarmo, migranti, sanità, referendum e legge elettorale: tanti i dossier aperti, molte le critiche da Conte e Schlein contro la Presidente del Consiglio, ma i dati incoraggianti su Più e crescita, oltre ad un ruolo internazionale “ritrovato” rispetto al passato, fanno del Centrodestra ancora la coalizione da battere.
Secondo la media dei sondaggi politici espressa dal Termometro, Fratelli d’Italia al 29,7% ribadisce la primazia sia con gli altri partiti della maggioranza, sia soprattutto con tutti i possibili rivali alle urne: e così alla vigilia della doppia sfida Comunali-Referendum, il partito della Premier allunga sui partiti della sinistra, mentre la Lega di Salvini recupera ancora terreno e riduce il gap con l’alleato Tajani. Ad oggi infatti il Carroccio vale l’8,6% di media contro un 9,3% di Forza Italia
ALLA VIGILIA DI COMUNALI E REFERENDUM IL “CAMPO LARGO” FATICA ANCORA
Un dato sembra invece emergere ulteriormente dall’analisi dei sondaggi politici fatta da Termometro Politico tra il 4 e il 10 maggio 2025: chi ad oggi appoggia la campagna elettorale verso i 5 referendum abrogativi dell’8-9 giugno non sembra trovare un pieno consenso da parte dell’elettorato. Ad esclusione del Partito Democratico – che però resta dilaniato internamente tra Schlein e riformisti anche sul voto dei 5 quesiti (con l’area ex renziana che punta a votare solo i Referendum su cittadinanza e sicurezza sul lavoro) – tutti gli altri partiti manifestano un calo nelle preferenze espresse dai sondaggi.
I dem recuperano solo fino al 22%, comunque ancora lontani 8 punti dalla diretta rivale Meloni: preoccupa in casa M5s il nuovo passo indietro sotto quota 12% dopo alcune settimane di ripresa, così come l’Alleanza Verdi-Sinistra in media scende al 6% senza più crescere nettamente come era avvenuto nel prima e dopo le Europee.
In casa ex Terzo Polo, Azione nella posizione di “mezzo” – non nel Centrodestra ma neanche convinto dalla proposta del “campo largo progressista” – recupera qualche consenso e sale al 3,3%, così come Renzi si smuove dal 2% e recupera fino al 2,6%. Male invece PiùEuropa che in media scende sotto il 2% dopo il flop per la campagna sui referendum e nei giorni dove il leader Riccardo Magi si fa notare per delle discutibili proteste vestito da fantasma in Parlamento.