UNA SETTIMANA RIBALTA TUTTO (O QUASI): BENE TUTTI I PARTITI DI CENTRODESTRA, PD IN CRISI DI IDENTITÀ
Bastano 5 giorni di distanza e molto può cambiare nei tempi pazzi della politica, tanto internazionali quanto interni: gli ultimi sondaggi politici pubblicati da Noto per la trasmissione “Porta a Porta” dello scorso 11 marzo 2025 differiscono in maniera importante con quanto visto appena negli scorsi giorni (ne abbiamo parlato giusto qui nel nostro focus, ndr) per lo un altro istituto demoscopico, Euromedia, sempre in collaborazione con la Rai. Del resto il tema del riarmo UE è entrato ufficialmente nel dibattito politico nazionale, con la spaccatura tra i vari partiti anche all’interno della medesima “coalizione” (e per alcuni, come il Pd, all’interno di se stessi).
La stabilità del Centrodestra permane, con un picco di crescita nei consensi tanto nei partiti più favorevoli al Piano Von der Leyen (Forza Italia e, in parte, FdI) quanto in quelli nettamente in opposizione, come la Lega: nella sinistra invece permane la divisione e lo scontro tra “europeisti” e “pacifisti” che non porta grandi risultati, quantomeno nei consensi stimati nei sondaggi politici. Il partito della Premier Meloni, impegnata nei consessi internazionali per provare a modificare e migliorare il piano “improvviso” sul riarmo europeo, prende il largo con il 30,5% (un netto +0,5% rispetto ai sondaggi della scorsa settimana).
Dietro a FdI permane il Partito Democratico, in netta crisi di identità dopo la spaccatura importante tra la fronda riformista e la leadership della Segreteria Schlein avvenuta ieri per il voto sul Riarmo Ue nell’Europarlamento: da Guerini a Fassino, dal Presidente del Pd Bonaccini fino all’ala ex renziana, imputano alla leader dem di non prendere posizione convinta pro-UE e di spaccare il gruppo dei Socialisti Europei con la bocciatura del piano Von der Leyen.
A livello di consensi, il Pd perde ancora terreno con un -0,5% e la quota 23% mantenuta a malapena. Non fa però meglio il M5s di Conte che frena i consensi dopo i primi mesi del 2025 positivi: i sondaggi politici di Noto danno l’11,5% per i 5Stelle, appena davanti alla Lega e a Forza Italia che balzano in avanti (+0,5% per entrambi) fino rispettivamente al 9% e 8,5%.
LE COALIZIONI NEI SONDAGGI POLITICI EUROMEDIA: CENTRODESTRA +2% SUL CAMPO LARGHISSIMO MA…
Per chiudere la rassegna quotidiana di sondaggi politici sui singoli partiti in Parlamento, l’elettorato della sinistra ambientalista premia ancora l’AVS con il 6%, guadagnando quei voti persi sia da Conte che da Schlein nell’ultima settimana. Dietro resta amplissimo il divario con la fronda liberale-riformista che non va oltre il 3% di Calenda, 2,5% di Renzi e il 2% di Magi e Bonino, mentre stabile al 2% resta Lupi con Noi Moderati, la quarta forza del Centrodestra di Governo.
Rimanendo in tema di coalizioni, i sondaggi di Antonio Noto inquadrano lo scenario aggiornato fino a questa settimana, nel pieno dello scontro sul tema della difesa europea e del riarmo: al netto del periodo complesso per la maggioranza, l’unione di Meloni, Salvini, Tajani e Lupi ad oggi vale il 50%, la quota “psicologica” sfondata e raggiunta dopo due anni e mezzo di Governo a Palazzo Chigi. Di contro, i rivali alle prossime Elezioni Politiche 2027, mantengono una distanza minima qualora riuscissero a presentare tutti assieme in un “campo larghissimo” le intere forze del centro-sinistra.
Con Schlein, Conte, Fratoianni, Bonelli, Renzi, Calenda e Magi il 48% è la percentuale complessiva raccolta dalle stime dei sondaggi politici nazionali, il punto è se davvero il progetto di “campo largo” possa sfondare contro il Centrodestra di Meloni e se, soprattutto, l’elettorato così ampio e diviso al suo interno premierebbe un rinnovato “Ulivo”. A quel punto poi, il tema della leadership non è da poco: vedere quanto nel solo Pd Schlein abbia così tanti ostacoli e fatiche nel tenere assieme le varie correnti non è di buon auspicio per una coalizione ancora più ampia su temi, persone e programmi.