I sondaggi politici 2025 di Demos-Demetra con il Centrodestra di Meloni che allunga sul Pd nonostante le turbolenze in maggioranza. Caos referendum
SONDAGGI POLITICI ANCORA AL TOP PER IL GOVERNO (NONOSTANTE LO SCONTRO SUL TERZO MANDATO): I NUOVI DATI DI DEMETRA
Le dinamiche internazionali con la Premier Meloni al centro delle “trattative” fra USA e UE, lo scontro interno sul terzo mandato per il Friuli e il Trentino Alto Adige, il tutto con una vittoria importante a Bolzano e una vigilia (più complessa) delle Amministrative il prossimo weekend: in questo complesso scenario, il Centrodestra conferma la crescita nei sondaggi politici e approfitta per allungare ulteriormente sui rivali del campo largo progressista.
Questo non toglie però le difficoltà che stanno vivendo i partiti della maggioranza, nel giorno in cui al CdM la Lega per protesta contro le ultime mosse di FdI ha votato contro la legge impugnata della Provincia Autonomia di Trento sul terzo mandato per le Regionali: al netto delle turbolenze interne, i dati che emergono sugli ultimi sondaggi politici di Demos-Demetra per “La Repubblica” (con interviste raccolte il 15 maggio e pubblicate il 17 maggio 2025) confermano la crisi interna della sinistra, specialmente con il Partito Democratico di Elly Schlein che non riesce ad andare oltre il 22%.
In un quadro internazionale che vede Palazzo Chigi ancora al centro delle dinamiche fra Trump, Bruxelles e l’Ucraina – Meloni mantiene un buon consenso personale (al 35%) e pure con il partito FdI, allungando al 29.3% il vantaggio sui rivali del Pd.
Al terzo posto il M5s di Conte si conferma terzo partito del Paese anche in questo inizio settimane, con il 12,5% che tiene per il momento distanti i partiti dei due vicepremier di Centrodestra: la Lega di Salvini rimane davanti con l’8,7% a Forza Italia di Tajani, in stallo all’8,6%. A chiudere i sondaggi politici Demos nazionali si conferma il calo lieve di AVS al 5,8%, davanti comunque ad Azione di Calenda (in crescita fino al 3,8%), con Renzi al 2,5% che ‘batte’ PiùEuropa al 2,3%.
REBUS REFERENDUM E RISCHIO “FLOP” PER I QUESITI PROPOSTI DA CGIL & LANDINI
Rimanendo sulle intenzioni di voto espresse nei sondaggi politici di “Rep” resta dirimente il calo di consensi in casa Dem per la segretaria Elly Schlein: dietro al 35% della Premier Meloni troviamo infatti prima della deputata Pd sia il leader M5s Conte – al 29% – che il vicepremier Antonio Tajani, al 28%. Per la leader del Partito Democratico solo il 24% mantiene fiducia e consenso personale, tallonata dall’altro vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini al 22%.
A chiudere il “borsino” dei politici il pari da Calenda e Bonino al 21% tengono dietro in classifica Bonelli e Fratoianni (al 18%), Renzi al 14% e l’ormai ex 5Stelle Beppe Grillo al 9%. A fare il paio con le difficoltà del Pd di Schlein intervengono anche i dati in previsione della tornata elettorale con il Referendum abrogativo dell’8-9 giugno prossimi: a meno di tre settimane dalle urne sui 5 quesiti referendari, solo il 52% conferma di essere informato sui contenuti del voto tra Jobs Act, politiche del lavoro e cittadinanza italiana.
Sulla risma di referendum proposti dalla Cgil di Landini – e sostenuti dalla maggioranza progressista di Schlein, rompendo con i riformisti di Gentiloni e Guerini – il 39% dei cittadini ammette di non sapere minimamente cosa dicano quei quesiti, mentre un 9% non sa nemmeno che tre meno di un mese si andrà ai seggi per esprimersi sui referendum abrogativi.