SCHLEIN UNICA IN CALO TRA I “BIG”, MELONI STABILE, BENE SALVINI E AVS: I NUOVI SONDAGGI POLITICI DI SWG
Come ben sappiamo ogni martedì è d’obbligo un fresco aggiornamento sui sondaggi politici nazionali presentati dal TgLa7 (del lunedì sera) con le intenzioni di voto Swg pronte a registrare tutti gli andamenti più o meno positivi della settimana appena passata: visto la quantità e l’intensità dei fatti politici occorsi negli scorsi 7 giorni – con lo scontro tra Governo e maggioranza che ha assunto toni anche molto forti sul caso Almasri – erano attesi questi nuovi sondaggi politici, probabilmente anche temuti in qualche segreteria di partito (anche se non lo ammetteranno mai, ndr).
Ebbene, come spesso accade grandi sconvolgimenti una settimana con l’altra non si avvertono, ma le tendenze registrate dalle intenzioni di voto Swg possono comunque dirci qualcosa del giudizio che l’elettorato italiano ha dato dei vari casi Albania-Almasri per la maggioranza, caos correnti Pd e caso Todde per il M5s, per quanto riguarda le opposizioni. I risultati confermano una tenuta ancora ottimale per la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che con FdI resta ad un 29,5% stabile rispetto ai medesimi sondaggi politici della scorsa settimana. Con le interviste raccolte tra il 5 e il 10 febbraio 2025 da Swg, il Pd di Elly Schlein conferma il proprio periodo in chiaroscuro, perdendo ancora terreno con il -0,3% che fa scivolare i Dem fino al 22,3% su scala nazionale.
Al terzo posto troviamo ormai da oltre un anno il M5s di Giuseppe Conte, ormai a loro agio nella posizione di “stallo” per antonomasia: dopo le Europee che hanno ridimensionato il valore effettivo degli ex grillini all’interno del Centrosinistra, l’11,8% oggi raggiunto dai 5Stelle è un continuo oscillare tra un massimo di 12 ad un minimo di 10% ormai per tutti gli istituti che effettuano sondaggi politici a cadenza regolare. Bene questa settimana la Lega di Salvini che risale all’8,5% (+0,2%), avvicinandosi a Forza Italia (a, 9,2%) e distanziandosi dall’Alleanza Verdi Sinistra, che pure tornare a crescere fino al 6,7%. Chiudono i sondaggi politici Swg – come potete vedere nel grafico qui sotto – la truppa di liste centriste, con Azione di Calenda che guida il “gruppo” con il 3,1% davanti al 2,9% di Renzi e all’1,9% di Magi, unici a perdere terreno come il Pd questa settimana. Per la quarta “gamba” del Centrodestra, Noi Moderati, il consenso resta stabile sull’1,1%.
Le intenzioni di voto SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/HQHzAQcybw
— SWG (@swg_research) February 10, 2025
DALL’IMMUNITÀ PARLAMENTARE AL PIANO DI TRUMP SU GAZA: COSA DICONO GLI ELETTORI (E PERCHÈ)
Al netto dell’astensione che ancora rimane in Italia il primo vero “partito” per numeri – col 32% viene infatti battuta la tetta di elettori convinti da FdI e Giorgia Meloni – i dati che arrivano ancora dai sondaggi politici di La7 provano ad allargare i confini dei temi chiave posti all’attenzione degli elettori: da un lato lo scontro con la magistratura e, dall’altro, il più importante tema di politica estera di questo momento, ovvero la guerra (e la tregua) in Medio Oriente.
Ebbene, dopo le indagini che hanno colpito Palazzo Chigi e i Ministri Nordio-Piantedosi sul caso del comandante libico ricercato dalla Corte CPI, alcuni nella maggioranza di Governo hanno provato a ripensare una norma che potesse riproporre il tema dell’immunità parlamentare in modo da schermare attacchi/indagini di una parte di magistratura politicizzata. Su questo tema però, come già si erano espressi in passato con referendum specifici, gli italiani si dimostrano ben poco garantisti: il 71% esclude l’immunità per parlamentari e/o Ministri, equamente distribuiti al 76% di elettori di sinistra e 69% elettori di destra. Solo il 13% imboccherebbe questa strada garantista, con il 16% che invece ammette di non sapere o non voler rispondere.
Ben più complicato e divisivo invece il tema del Medio Oriente, con in particolare la proposta della Presidenza Trump di portare i palestinesi fuori dalla Striscia di Gaza come ultima fase dell’accordo di pace tra Hamas e Israele: vita e abitazioni dignitose per la popolazione lontana dalla Striscia, con Gaza invece sotto il controllo degli Stati Uniti per renderla città moderna e anche turistica. Ebbene, il 52% si oppone al piano di Trump, con però una netta maggioranza di elettori di Centrosinistra (72%) contro quelli di Centrodestra (41%): il 19% si dice favorevole, mentre una larga fetta – il 29% – è ancora incerto su cosa davvero possa essere un buon piano per il futuro di Gaza e del Medio Oriente.