NELLA “PAUSA” PER IL LUTTO NAZIONALE, SALE LA SPINTA DI GIORGIA MELONI NEI SONDAGGI POLITICI
Prima l’emergenza dazi, ora il lutto nazionale per la morte di Papa Francesco: la politica italiana nelle ultime settimane è stata messa in “pausa” quasi completamente da eventi esterni straordinari e improrogabili, ma questo non distoglie l’elettorato sulla fiducia espressa nei sondaggi politici. Il ruolo di Capo del Governo in questa delicata fase storica vede Giorgia Meloni ancora sotto forte interesse e fiducia da parte dei cittadini, sebbene occorra sempre ricordare che vi è un 45% di persone indecise o astenute per forte delusione dall’intera politica nazionale.
Questo dicono gli ultimi sondaggi politici dell’istituto Noto per “Porta a Porta”, aggiornati con interviste fino al 16 aprile 2025, assieme all’importante passo avanti ulteriore per Fratelli d’Italia, la crisi profonda del Partito Democratico, la tenuta della Lega davanti a Forza Italia e il terzo posto in “solitaria” per Giuseppe Conte.
I numeri dei sondaggi politici Noto restano quelli dell’ultimo mese, ad eccezione appunto di un “saliscendi” soprattutto in casa “campo largo”. Il Pd di Elly Schlein perde ulteriormente terreno scendendo al 22% e perdendo lo 0,5% netto dopo solo mezzo mese dagli ultimi sondaggi espressi dall’istituto Noto: di contro, i rivali-alleati del M5s conquistano l’1% di consensi e salgono al 13% provando a riprendere quota dopo il flop clamoroso delle ultime Elezioni Europee.
CENTRODESTRA AL 50% TIENE DISTANTE IL “CAMPO LARGHISSIMO”: LO SCENARIO SULLE COALIZIONI
In casa Centrodestra è invece la leadership di Giorgia Meloni a trainare questa settimana l’intera coalizione verso il 50% su scala nazionale: addirittura FdI raggiunge il 31%, guadagnando lo 0,5% rispetto agli ultimi sondaggi politici Noto dello scorso 27 marzo, mentre tanto Salvini quanto Tajani registrano un breve calo dello 0,5% rimanendo a distanza invariata.
La Lega in questo inizio 2025 sembra ormai aver sorpassato stabilmente Forza Italia, con Noto che monitora tale andamento con un 9% per il Carroccio e un 8,5% per gli azzurri in quota PPE: resta stabile al 5,5% l’Alleanza Verdi-Sinistra, particolarmente polemica in questi giorni per i provvedimenti presi dal Governo in materia di lutto nazionale per Papa Francesco. A chiudere il cerchio dei partiti nelle intenzioni di voto della settimana, troviamo Azione di Calenda al 3%, Renzi 2,5% e PiùEuropa al 2% tutti in posizioni cristallizzate rispetto alle settimane precedenti: Noi Moderati di Lupi invece perde lo 0,5% e indietreggia all’1,5% di consenso generale.
A livello di coalizioni, nonostante il calo di FI, Lega e NM, il Centrodestra resta comunque al 50% tenendo ancora a distanza il campo “larghissimo”, l’improbabile coalizione che unirebbe Pd, M5s, Renzi, Calenda, AVS e PiùEuropa. Ad oggi il Centrosinistra allargato avrebbe il 48%, quota decisamente più bassa se anche solo uno dei partiti progressisti-riformisti non dovesse prendere parte alla sfida “unitaria” contro il Centrodestra di Meloni.