TRA ALMASRI E ALBANIA MELONI CALA LEGGERMENTE NEI SONDAGGI POLITICI: IL CENTRODESTRA RESTA PERÒ ANCORA IMBATTIBILE
Dopo settimane di continua crescita nei consensi, nei primi sondaggi politici Swg di febbraio 2025 segna una battuta d’arresto la Premier Giorgia Meloni assieme al partito Fratelli d’Italia: nulla di “trascendentale”, così come tutte le altre variazioni minime registrate dalle intenzioni di voto raccolte tra il 29 gennaio e il 3 febbraio. Eppure dopo le polemiche mediatiche per lo scontro tra parte della magistratura e Governo, le indagini a suo carico sulla vicenda Almasri e ora pure il terzo stop della Procura di Roma al trasferimento di migranti nei centri di rimpatrio in Albania, una frenata nei consensi viene comunque registrata dai sondaggi politici Swg per il TgLa7.
Un Centrodestra che non sembra patire grandi problematiche per la lieve frenata di FdI – che passa dal 29,7% della scorsa settimana al 29,5% – e che resta per il momento insuperabile dal “campo largo” nell’ipotetica sfida alle Politiche nazionali: sempre vicino al 50%, la coalizione del Governo Meloni aggiunge al quasi 30% della Premier anche il 9,1% stabile di Forza Italia e l’8,3% della Lega di Salvini, con -0,1% in 7 giorni. A chiudere il Centrodestra nei consensi resta un 1,2% nazionale in dote a Noi Moderati, la lista di Maurizio Lupi che alle scorse Europee veniva sondata assieme al partito di Tajani.
CONTE RECUPERA SUL PD, CAMPO LARGO COL REBUS AL CENTRO
Se però da un punto di vista prettamente aritmetico, la distanza tra “campo largo progressista” nella sua massima estensione e Centrodestra non vede un divario così netto – attorno al 3% – il vero nodo che i sondaggi politici oggi non possono sciogliere riguarda la composizione esatta della coalizione che sfiderà il Governo Meloni alle prossime urne. Al netto della comprensibile unità nelle battaglie in Aula come opposizione, non esiste ad oggi una vera unità di intenti tra programmi e obiettivi tra i vari Schlein, Conte, Renzi e Fratoianni.
Le recenti turbolenze interne al Partito Democratico, tra centristi, moderati e progressisti, vedono una sorta di contestazione per la Segretaria dem nella gestione del prossimo potenziale “campo largo”: i sondaggi politici oggi riconoscono un’ulteriore calo per il Pd, al 22,6% e in record negativo nelle ultime settimane secondo le intenzioni di voto. Il “rebus” Prodi poi, con i consigli sull’unire la coalizione (contro il Lodo Franceschini) e sul suo smarcarsi da ruoli apicali nel prossimo Pd, non sembra aver portato maggiore serenità interna al partito. E così questa settimana il M5s di Conte, con un +0,4% fino all’11,8%, recupera consensi sull’alleata-rivale Elly Schlein: resta stabile l’Alleanza di Verdi e Sinistra Italiana con un 6,5% complessivo, mentre tra il 2 e il 3% restano ancora in quest’ordine crescente PiùEuropa, Italia Viva e Azione, i reduci del fu Terzo Polo naufragato proprio con l’incompatibilità interna e le divisioni su come impostare l’avvicinamento al resto del Centrosinistra.