LA SETTIMANA DI SCONTRI CON LA MAGISTRATURA NON INTACCA IL CONSENSO DEL GOVERNO: SUI LEADER MELONI BATTE ANCORA TUTTI
Prima di migranti nei Cpr dell’Albania, poi la riforma Nordio e poi ancora il caso Almasri e le contestazioni con la Corte Penale Internazionale: nella settimana di massimo scontro istituzionale con la magistratura, i sondaggi politici confermano comunque un ottimo trend ancora per il Governo Meloni, sopra il 40% generale e senza grossi cali in questo inizio 2025. Le proteste dell’ANM e di parte dei magistrati contro le politiche del Centrodestra non si placano ma gli elettori fino a questo momento mostrano maggiore fiducia nell’esecutivo piuttosto che nella magistratura, come dimostrano i recenti sondaggi politici dell’Istituto Noto (qui il nostro focus, ndr).
Osservando il “Borsino” del Governo questa settimana, i sondaggi politici Tecnè per DiRE danno un 42% netto di fiducia positiva nei riguardi di Palazzo Chigi, con i detrattori del Centrodestra che invece si fermano al 50,6% degli intervistati totali: una fiducia ancora corposa che viene addirittura “superata” dai consensi giudicati sui principali leader del Paese, a cominciare appunto dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che prosegue nella sua “luna di miele” con l’elettorato italiano pur dopo due anni e più alla guida della nazione. Nel “Borsino” dei leader, la Presidente di Fratelli d’Italia ottiene un 46,2% di consensi personali, nettamente davanti al suo vicepremier Antonio Tajani con il 39% e con ben 15 punti percentuali di vantaggio sulla principale rivale in vista delle prossime Elezioni Politiche, la leader Pd Elly Schlein. Per la Segretaria Dem il 31,1% è un ulteriore calo rispetto agli stessi sondaggi politici di settimana scorsa, e a poco vale la “consolazione” di tenere dietro tutti gli altri leader del “campo largo progressista”. Al 29,7% troviamo infatti il Presidente M5s Conte, appena davanti al 27% di Matteo Salvini e al 20,1% di Emma Bonino: a chiudere i sondaggi politici sui leader italiani, tutti racchiusi tra il 19 e il 14%, in ordine decrescente troviamo Calenda, Bonelli, Fratoianni e Matteo Renzi all’ultima posizione.
LE INTENZIONI DI VOTO DEI SONDAGGI POLITICI TECNÈ CONFERMA IL TREND DI GENNAIO: OCCHI SU FORZA ITALIA…
Considerando invece le intenzioni di voto freschissime in arrivo dai sondaggi politici di Tecnè per l’Agenzia DiRE – con interviste registrate tra il 6 e il 7 febbraio 2025 – salta all’occhio la tenuta generale dei partiti di Centrodestra, la continua fatica del Partito Democratico a recuperare consensi dopo la buona crescita post-Europee, e un Terzo Polo che ancora non ingrana facendo mantenere più saldamente il “veto” di Conte e AVS circa la possibilità di un vero “campo allargato” di tutta la sinistra.
I sondaggi danno questa settimana FdI ancora saldamente in testa con il 29,7% dei consensi, davanti di ben 7 punti al Pd che non va oltre il 22,9%:la particolarità delle intenzioni di voto Tecnè è che da mesi il partito di Antonio Tajani viene ritenuto con bacino di consensi maggiore al Movimento 5Stelle, quasi un unicum tra tra gli istituti demoscpici che ogni settimana aggiornano i sondaggi politici nazionali. Tant’è, Forza Italia anche ad inizio febbraio si conferma con un 11,4% davanti ai rivali ex grillini, non oltre il 10,8% anche se in lieve ripresa nelle ultime settimane. A chiudere le intenzioni di voto Tecnè troviamo invece la Lega di Salvini con l’8,5%, a “specchio” rovesciato l’AVS con il 5,8% mentre come dicevamo i vari Calenda, Renzi e Magi non riescono a superare lo stallo degli ultimi mesi e si confermano tutti tra il 2,6% di Azione e il 2% di PiùEuropa.