NELLA SETTIMANA “CALDA” PER IL CASO ALMASRI, I PARTITI CONFERMANO I PROPRI SONDAGGI POLITICI: UN MESSAGGIO DAGLI ELETTORI?
Una settimana a suon di “vergogna”, “vergogna tu”, di “atto voluto vs atto dovuto”, di riferimenti “animaleschi) – “Presidente del Coniglio” e “Bau, bau” (cit by Schlein & Montaruli) – di scontri con la Corte Penale Internazionale e quant’altro: eppure i sondaggi politici mostrati dalla Supermedia YouTrend fino al 6 febbraio 2025 non vedono grandi movimenti in nessuno dei partiti che siede in Parlamento. Significa sicuramente che un’analisi di media a settimana non può quasi mai registrare enormi “scossoni” in ambito elettorale, ma può darsi anche che gli effetti del caso Almasri sull’elettorato, per il momento, sono del tutto “estranei”.
La bagarre in Parlamento con le opposizioni contro il Governo Meloni, durante e dopo l’informativa dei Ministri Nordio e Piantedosi, non sembra aver prodotto alcun effetto né in positivo né in negativa tanto per la maggioranza quanto per il campo largo: la Supermedia YouTrend dei sondaggi politici presi in esame questa settimana (ovvero Swg, Noto, Euromedia, Eumetra, Demopolis, Piepoli, Tecné) consegna un quadro decisamente simile a quanto visto le scorsa settimana. FdI di Giorgia Meloni si ferma al 29,5% rimanendo sempre circa 6 punti davanti alla principale rivale, che pure alla Camera ha inveito con un discorso molto duro contro la mancata presenza della Premier nel riferire sul caso Almasri-Libia: il Pd resta ancorato al 23,3% con notevoli turbolenze interne sull’effettiva possibilità che la Segretaria Schlein possa essere anche la candidata Presidente del Consiglio alle prossime Elezioni.
IL CENTRODESTRA BATTE IL CAMPO LARGO (ANCORA): LA SUPERMEDIA YOUTREND SULLE COALIZIONI
Dietro al duo di testa restano ancora lontanissimi tutti gli altri partiti: la media dei sondaggi politici questa settimana consegna un 11,5% per il M5s di Conte, unico a crescere assieme a Salvini e Renzi. Forza Italia con Tajani perde terreno fino al 9,2% mentre la Lega risale all’8,6%, tenendo a distanza l’AVS al 6,1% e ovviamente anche l’intera area centrista un tempo inserita nel Terzo Polo. Azione di Calenda rimane al 2,6% ma consensi (lo 0,2%) riconquistati da Italia Viva che ormai pareggia le preferenze nazionali. Chiudono i sondaggi politici nella Supermedia i partiti di Magi e Lupi, rispettivamente all’1,9% e all’1,2% su base nazionale.
In questa prima analisi elettorale di febbraio per il meccanismo di calcolo in “media” fornito da YouTrend, il conteggio sulle coalizioni non si discosta molto dal “borsino dei partiti” pur in una settimana appunto caldissima per i vari dossier da Almasri all’Albania fino alla riforma della giustizia: il Centrodestra a guida Meloni si mantiene al 48,4%, ancora oltre i già ottimi risultati delle Europee e con netta distanza sul Centrosinistra che ancora non riesce a concepire i contorni di una coalizione per il futuro. Schlein e AVS assieme valgono oggi non più del 31,2%, che può salire fino al 42% con il “campo largo progressista”: resta fuori il 5,2% dell’area ex Terzo Polo che, nei piani di Prodi e dei cattolici interni al Pd, dovrebbe essere inglobato in un’unico campo “larghissimo” per riuscire a battere le destre.