PD PERDE LO 0,5% NELLA SUPERMEDIA DEI SONDAGGI POLITICI: GUADAGNANO TUTTI I PARTITI DEL CENTRODESTRA
Non sembra avere sosta la crisi del Partito Democratico, in termini di consensi ma anche sul fronte della strutturazione di quel “campo largo progressista” che ancora oggi fatica a comporsi per sfidare il nemico giurato Centrodestra: la Supermedia YouTrend dei sondaggi politici, realizzata come sempre per l’Agenzia AGI a fine settimana, non sembra dare ancora scampo al Pd di Elly Schlein, che pure tenta in ogni modo di trascinare il proprio partito ad un ruolo di guida del Centrosinistra.
I sondaggi politici dicono però che la fiducia dell’elettorato non solo non cresce come nel 2024, ma perde posizioni e preferenze al momento inglobate quasi interamente dall’alleato-rivale Movimento 5Stelle: le posizioni anti-UE e anti-riarmo stanno permettendo a Conte di guadagnare spazio nel campo della sinistra, al momento risalendo al 12,5% e guadagnando una media di 0,5% rispetto alla precedente Supermedia YouTrend della scorsa settimana.
Il Pd perde invece lo 0,6% e scivola sotto quota 22%, rimanendo cosi ben 8 punti percentuali dietro a Fratelli d’Italia nonostante i tentativi anche questa settimana di attaccare il Governo, su lutto nazionale per il Papa e sulle celebrazioni del 25 aprile. Il 21,8% è il punto più basso della media sondaggi politici di questo 2025, mentre il recupero di Meloni dopo le importanti missioni internazionali fa crescere FdI fino al 29,5% in media.
AL CENTRO DELLA DIPLOMAZIA MONDIALE, IL GOVERNO MELONI AUMENTA ANCORA IL CONSENSO: IL GRATTACAPO DEL CAMPO LARGO
Anche il resto del Centrodestra sorride dato che la Supermedia dei sondaggi politici (questa settimana presi in considerazione da YouTrend i dati Swg, Tecnè e Ixè) non contempla un calo per nessuno dei partiti in coalizione a Palazzo Chigi: Forza Italia avanza lentamente fino al 9,6%, lo stesso fa Salvini con la Lega fino al 8,7%, mentre Noi Moderati di Lupi resta la quarta forza del Centrodestra con l’1% di media nazionale.
A chiudere i sondaggi politici sui principali partiti troviamo il buon passo avanti di AVS fino al 6,3%, il calo di Azione con Calenda al 2,4% e Renzi con Italia Viva al 2,3% e infine l’1,9% stabile di PiùEuropa. Le ultime considerazioni rimangono come sempre sulle coalizioni eventuali che si sfiderebbero nei collegi uninominali alle urne, sempre ammesso che la legge elettorale rimanga il Rosatellum Bis.
Ebbene, nel weekend che si apre domani con l’ennesima prova diplomatica richiesta al Governo Meloni nelle ultime delicate settimane, il Centrodestra continua a convincere l’elettorato: prima l’opposizione ragionata al riarmo UE, poi la missione da Donald Trump sui dazi, infine il ruolo di equilibrio che dovrà giocare domani in Piazza San Pietro tra i vari leader mondiali accorsi per i funerali di Papa Francesco. Al momento l’opera di Meloni & Co. “paga” in consensi guadagnati con la coalizione che vola al 48,7% recuperando le preferenze perdute nell’ultima Supermedia (+0,3%).
Non sfonda ancora il “campo largo” che tutt’assieme con anche il M5s non andrebbe oltre il 42,6%: la guida Schlein al Centrosinistra, se non ci fosse Conte, crollerebbe addirittura al 30% e in quel caso non basterebbe nemmeno l’accordo con l’ex Terzo Polo, che ad oggi vale un 5,7% che è però diviso al proprio interno tra Calenda e Renzi sul futuro prossimo della sinistra antagonista al Governo Meloni (con il primo più dialogante, il secondo nettamente schierato per un “campo larghissimo” di sinistra).