EUROMEDIA RILANCIA I SONDAGGI POLITICI DI FEBBRAIO 2025… E A SINISTRA QUALCHE PREOCCUPAZIONE SALE: PD PERDE LO 0,7%
La presenza internazionale della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in qualche modo ha riequilibrato nell’opinione pubblica le difficoltà manifestate dal Governo sui casi Almasri, riforma giustizia e migranti in Albania: deve spiegarsi così la tenuta ancora nei sondaggi politici per il principale partito e traino del Centrodestra, Fratelli d’Italia, che rimane sopra quota 30% pur perdendo un minimo 0,1% rispetto alle ultime intenzioni di voto di appena una settimana fa. Dopo due anni e mezzo ormai di tenuta a Palazzo Chigi non calano i consensi, questa la più grande vittoria per FdI e per la più stabile leader europea in questo momento.
I sondaggi politici diffusi da Euromedia Research per “Porta a Porta” nella giornata di martedì 18 febbraio 2025 indicano nel partito della Premier il principale movimento del Paese con distanza ancora siderale dal diretto rivale, il Partito Democratico: FdI ottiene infatti il 30,5% mentre il Pd di Elly Schlein non va oltre il 23,5%, con una perdita netta addirittura dello 0,7% in soli 7 giorni. Molti di quei consensi vengono “mangiati” dall’alleato principale dei Dem nella difficile corsa alla nuova coalizione progressista: è il M5s di Conte a guadagnare infatti maggiormente questa settimana con +1,3% che consente di respirare dopo mesi di calo delle preferenze nell’elettorato di sinistra. I 5Stelle ad oggi valgono l’11,5%, tenendo così a distanza nei sondaggi politici Euromedia tanto Forza Italia di Tajani, in calo al 9,3%, quanto la Lega di Salvini che con un -0,2% in una settimana scivola fino all’8,7% su scala nazionale.
DAI PARTITI ALLE COALIZIONI, LO SCENARIO IN CASO DI EVENTUALI ELEZIONI CON TUTTI I “CAMPI LARGHI” IPOTETICI DELLA SINISTRA
La restante parte delle intenzioni di voto nei sondaggi politici di “Porta a Porta” vede un Centrosinistra con ancora qualche freccia al suo arco, specie dall’ala progressista-radicale dove l’Alleanza Verdi-Sinistra rimane in salute al 5,7%, superando l’intero tris di centristi ex Terzo Polo. Da Calenda che con Azione non va ormai oltre il 3%, a Renzi che si ferma al 2,8%, fino a PiùEuropa che è stabilmente la più debole delle liste nell’ipotetico “campo largo”, con l’1,8% sopra solo alla quarta forza del Centrodestra, Noi Moderati (0,7%).
Se però il borsino dei partiti qualche notizia positiva in casa Centrosinistra comunque proviene (c’è sì la crisi del Pd, ma ci sono i passi avanti di AVS e M5s, oltre al lieve calo di tutti i partiti del Governo Meloni), nell’analisi sulle coalizioni permane il senso di frustrazione per una potenziale coalizione che in qualsiasi forma possa riunirsi ad oggi rimarrebbe comunque battuta dal Centrodestra a guida Meloni. Certo, se tutti i partiti che non fanno parte del Governo – ergo, Pd-M5s-AVS-Azione-ItaliaViva-PiùEuropa – dovessero marciare insieme in un campo “larghissimo” probabilmente una piena maggioranza al Senato riuscirebbero ad impedirla al Cdx, senza però ottenere alcunché in quanto comunque il “campo larghissimo” viene stimato nei sondaggi politici di Euromedia con un 28,3% contro il 49,2% dell’insieme di FdI, Lega, FI e Noi Moderati.
Tenuto conto poi della quasi incompatibilità dimostrata anche di recente (con lo scontro sulla patrimoniale) di tenere assieme tutti quei partiti, le sfide ad oggi in campo per la leader Pd Schlein sono sempre più ostiche: i sondaggi politici danno infatti il Centrosinistra classico (dem + AVS) ad un basso 31%, ma anche il “campo largo” con l’ingresso a bordo del M5s di Conte non sortirebbe grandi effetti, finendo al 45,3% pur crescendo dello 0,5% rispetto alle stesse analisi della scorsa settimana.