PROSEGUE LA CORSA AL RIBASSO DI FDI E PD, M5S CRESCE MA NON SFONDA, LEGA-FI PARI: I SONDAGGI POLITICI EMG
È un fenomeno abbastanza particolare quello a cui assistiamo ormai da 15 giorni buoni: i sondaggi politici nazionali, sebbene diversi tra loro e con trend diversificati, concordano su un tema. Giorgia Meloni e Elly Schlein sono in lieve calo di consensi, o meglio: i due partiti più importanti del Paese negli ultimi 3 anni a questa parte, non vivono il miglior periodo possibile. Il problema per la sinistra è che questo sarebbe proprio il momento elettorale perfetto per iniziare a erodere un po’ di consensi alla leader incontrastata che siede a Palazzo Chigi: e invece, nonostante un generale “congelamento” delle preferenze per Fratelli d’Italia, i dem non ne approfittano e anzi si attardano ulteriormente.
Dopo la Supermedia YouTrend della scorsa settimana, anche i nuovi sondaggi politici condotti da Emg Different per la Rai – raccolti tra il 13 e il 14 febbraio 2025 – registrano un calo nelle intenzioni di voto tanto per FdI quanto per il Pd: entrambi perdono lo 0,4% rispetto agli stessi sondaggi del 7 febbraio scorso, per questo resta comunque invariato il divario ancora amplissimo con Schlein a -7% da Meloni. Il Centrodestra viene ancora trainato comunque dalla forza elettorale dei meloniani col 30,2%, a cui va aggiunto il risultato pari tra Lega e Forza Italia questa settimana all’8.9%. Per quanto riguarda invece il “campo largo progressista”, assieme al 23,6% del Pd si aggiunge l’11,6% del M5s, in crescita ma comunque senza più sfondare dopo il pesante ko delle ultime Europee 2024. A chiudere i sondaggi politici sui partiti raccolti da Emg troviamo il calo di AVS con il 5,8%, comunque ancora nettamente davanti al trio ex Terzo Polo, da Calenda col 2,2% superato da Renzi col 2,7%, fino a PiùEuropa con il 2%. Chiude in fondo alla classifica l’1,3% di Noi Moderati, partito di Maurizio Lupi e quarta forza del Centrodestra di Governo.
DALLA FIDUCIA NEI LEADER POLITICI ALLA PROTESTA DELL’ANM CONTRO IL GOVERNO MELONI
Dai partiti ai leader, il passaggio è immediato con i nuovi sondaggi politici Emg che offrono una panoramica ancora più indigesta per l’attuale Segretaria del Pd: se infatti il divario a livello di liste si situa tra il 6-7%, nel consenso squisitamente personale la Premier Meloni al 44% dà ben 15 punti percentuali di distacco rispetto alla rivale dem. Schlein vale oggi il 29% delle preferenze, battuta anche dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani (al 34%).
Il Presidente M5s Giuseppe Conte con il 27% tiene dietro di poco Matteo Salvini (26%) e Emma Bonino (25%), mentre Lupi al 22% batte la lunga lista di leader del Centro-sinistra, dal duo di AVS Fratoianni (21%) e Bonelli (20%) fino a Renzi e Calenda che restano al 15% dei consensi personali. Capitolo finale della rassegna demoscopica quotidiana la riserviamo al tema sempre caldo dello scontro a distanza fra Governo e magistratura, o meglio con l’ANM del neo presidente Cesare Parodi. Nonostante un cambiamento nei toni rispetto al più belligerante precedente Santalucia, anche il nuovo corso del sindacato dei magistrati conferma l’impianto di polemiche contro la riforma Nordio, in particolare sulla separazione delle carriere: i sondaggi politici per la Rai hanno provato a tastare il polso dell’elettorato, scoprendo che vi è una buona fetta di italiani che davanti alle proteste dei giudici non vi bada nessun interesse. In merito allo sciopero proclamato dall’ANM per il 27 febbraio 2025, il 33% degli intervistati è del tutto indifferente: il 35% invece spera si faccia perché concorde con le critiche all’operato del Governo, il 19% si augura invece che possa essere revocato.