I sondaggi politici di Ipsos a fine maggio 2025: il ko alle Comunali apre tensioni nel Centrodestra, Pd e balzo M5s fanno crescere il campo largo
PD E M5S SALGONO DOPO LE COMUNALI, CALO PER LA SINISTRA AMBIENTALISTA: IL CAMPO LARGO “ACCORCIA”
Dopo il voto delle Elezioni Comunali 2025 gli unici partiti a guadagnare nel calcolo dei sondaggi politici nazionali – con le ultime interviste di Ipsos per il “Corriere della Sera” aggiornate al 28 maggio – sono le due principali liste del “campo largo progressista”, guidate da Schlein e Conte: il Centrodestra è in calo di circa un punto e mezzo, così come l’ala centrista non riesce a guadagnare terreno in modo da rappresentare una effettiva “tentazione” per la sinistra nel tentativo di costruire una coalizione larga per battere Meloni alle prossime Elezioni.
Dopo il primo turno delle Amministrative, con soprattutto le vittorie a Genova e Ravenna, il consenso attorno al Partito Democratico vira verso l’alto dopo mesi di crisi e incomprensioni: il campione locale è troppo minuto per poter pensare ad un effettivo recupero in tempi brevi a livello nazionale, ma Schlein ha ora motivo per sorridere. I sondaggi politici Ipsos indicano infatti il Pd al 22,1%, in crescita dell’1,2% rispetto alle stesse intenzioni di voto di fine aprile: i Dem si scontrano sempre più con la Premier e richiamano la sinistra alle urne per contrastare i conservatori in tutta Europa, con risultati al momento ancora non “enormi”.
Dietro al Pd in casa progressista troviamo il M5s di Conte, salito fino al 14,6% al massimo consenso registrato dalle ultime Europee 2024: i 5Stelle avanzano dello 0,7% e capitalizzano l’opposizione ferma a guerre e riarmo UE. Flop invece per l’Alleanza Verdi-Sinistra che scende al 5,9% e vede avvicinarsi sempre più Azione di Calenda al 3%, con però Matteo Renzi che cede di schianto lo 0,5% e crolla al 2% appena davanti all’1,8% di PiùEuropa.
CENTRODESTRA IN CALO, NON SOLO MELONI: COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI DI IPSOS
È invece più problematica questa volta la situazione in casa Centrodestra, anche se era prevedibile visti i sondaggi politici pre-Comunali che davano la coalizione guidata dalla Presidente Giorgia Meloni in calo nei principali capoluoghi al voto: Fratelli d’Italia scende fino al 27,3%, anche se a livello di media generale altri istituti demoscopici tendono a vedere FdI con un dato più vicino al 30%.
Di sicuro il ko alle Comunali ha visto aprirsi qualche spiraglio di crisi interna nelle coalizioni locali, sebbene a livello nazionale la tenuta del Governo sia comunque ampia (al netto di distanze su dossier come il terzo mandato o le politiche economiche): la Lega con Forza Italia scivolano entrambe al 7,8%, in calo dello 0,4%, così come Noi Moderati di Lupi e Carfagna non va oltre l’1%.
A livello di coalizioni, i sondaggi politici Ipsos portano un 43,9% complessivo per l’unione delle liste al Governo Meloni, un calo di un punto e mezzo rispetto agli stessi dati di fine aprile: se si votasse oggi, il campo largo progressista rimarrebbe a quota 42,8%, di pochissimo dietro al Centrodestra. Il punto resta sempre lo stesso, l’insieme delle forze centriste si metteranno d’accordo con Schlein & Co. per un’unica coalizione? E soprattutto, l’elettorato vedrebbe di buon occhio un “nuovo Ulivo” in contrasto con il Centrodestra a guida Meloni?