CENTRODESTRA TIENE ANCORA NONOSTANTE LE TURBOLENZE: I SONDAGGI POLITICI PREMIANO ANCORA MELONI SOPRA IL 30%
Si avvicina il fine settimana e per i sondaggi politici nazionali è tempo come noto di “medie”: in attesa di quella più tradizionale in arrivo domani mattina con il consueto aggiornamento di YouTrend per AGI, negli ultimi giorni un’altra media di sondaggi politici è stata realizzata da Termometro Politico che ha preso in considerazione le ultime intenzioni di voto prodotte da Noto, Swg, Tecnè, Lab21.01.
In una settimana molto particolare, con le crisi internazionali che vedono l’Italia al centro di dibattiti e confronti in UE e con gli USA – dall’Ucraina al Medio Oriente – e con le polemiche tra opposizione e maggioranza che crescono con l’avvicinarsi delle Elezioni Comunali e dei Referendum, i sondaggi raccolti tendono ancora a premiare la leader Giorgia Meloni e in generale il Centrodestra.
Nella media dei sondaggi politici raccolti tra l’11 e il 17 maggio 2025 il “Termometro” segnala un Fratelli d’Italia al “top” che fa da contraltare ai record negativi del principale rivale della Premier Meloni, il Pd di Elly Schlein. FdI torna infatti sopra quota 30 con il complessivo 30.3% delle preferenze raccolte, trainando la coalizione che rimane poi stabile con Forza Italia al 9,3% e con la Lega che invece perde terreno e scivola all’8,5%:
IL PD AI MINIMI STORICI, REFERENDUM NON “SFONDA”: NEL CAMPO LARGO CRESCONO PERÒ I “PACIFISTI” M5S E AVS
Cambiando sponda e coalizione – seppur le imminenti Amministrative dimostrano che si è ancora lontani da un compatto bipolarismo tra Centrodestra e Centrosinistra, con molte divisioni specie a livello locale – i sondaggi politici “mediati” dal Termometro mostrano un deciso ridimensionamento del Partito Democratico ormai galleggiante tra un 22 e un 20% come forbici “limite”.
Il 21,5% di Schlein vede il Pd perdere ancora terreno a ridosso del voto delle Comunali che sulla carta dovrebbe vedere diverse soddisfazioni per il Centrosinistra (specie nei capoluoghi di provincia al voto, ndr), salvo poi fare il paio con il Referendum dell’8-9 giugno 2025 che invece si appresta un potenziale flop per il quorum che potrebbe non essere raggiunto. Al netto dei 5 Sì proposti dalla Direzione Nazionale Dem (ma non da tutto il Pd), i sondaggi politici di Demopolis della scorsa settimana mostrano una potenziale affluenza per i 5 quesiti abrogativi non superiore al 30%.
Al netto delle difficoltà sul fronte Referendum, all’interno del “campo largo” vi sono due partiti che crescono questa settimana e che si vedono accomunate dalle istanze pacifiste tanto in Medio Oriente quanto nella guerra tra Ucraina e Russia: Conte col M5s sale fino al 12,2% mentre l’Alleanza Verdi Sinistra guadagna presenze fino al 6,2%, di fatto doppiando Azione di Calenda al 3,4%. La restante parte dell’ex Terzo Polo – che comprendeva anche Renzi e Magi – non brilla neanche in questi sondaggi politici del Termometro: il 2,5% di Italia Viva riesce ad essere migliore solo dell’1,8% di PiùEuropa, quest’ultimi tra i pochissimi partiti a puntare nettamente sui 5 Sì ai Referendum tra due settimane.