Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato dei sondaggi politici da cui è emerso che per gli italiani i giornali tendono a sinistra. È stato chiesto infatti da Termometro Politico se l’informazione oggi dei giornali cartacei o online sia equilibrata o tenda a favorire una parte. La risposta è stata netta: per il 49,3 per cento la stampa parteggia per la sinistra. Non si salva neppure la tv, visto che per il 65,2 per cento è faziosa come i giornali. La pensano in modo simile gli elettori di Movimento 5 Stelle e Lega,con rispettivamente il 76,8 e il 72,6 per cento di essi che esprimono tale opinione. Molti meno sono invece quelli che pensano che i giornali siano più faziosi della tv (15,6%), ma sono più di coloro che credono che sia la tv ad essere squilibrata (9,8%). Tra gli elettori del Partito democratico si raggiunge in questo caso il 22,1 per cento. Tra gli elettori della Sinistra si va oltre il 27 per cento. Non stupisce allora se tra gli elettori di Forza Italia la percentuale il 24,1 per cento ritiene invece che i giornali siano meno equilibrati. Solo il 6,2 per cento invece pensa che siano equilibrati giornali e tv. (agg. di Silvana Palazzo)
SONDAGGI INDEX, REGIONALI CAMPANIA: VOLA CENTRODESTRA DI CALDORO
Il 2020 sarà un anno di elezioni in tante regioni d’Italia, compresa la Campania, che sarà chiamata a rinnovare la propria Giunta. Stando ai sondaggi effettuati da Index Research per conto di Federazione Popolare, l’attuale governatore Vincenzo De Luca, sostenuto dal Pd e rappresentante del Centrosinistra, vedrebbe a serio rischio la propria riconferma, complice l’exploit di Forza Italia e del Centrodestra, che hanno candidato Stefano Caldoro, già presidente regionale dal 2010 al 2015. Si tratterebbe dunque di un ritorno per il 59enne di Campobasso, le cui percentuali di gradimento si attestano al 47%, contro il 36% di De Luca, chiamato dunque in questi mesi a operare un’ardua rimonta mediante la campagna elettorale. Valeria Ciarambino, potenziale candidata per il Movimento 5 Stelle, viaggia fra il 14 e il 15%, rispecchiando così in pieno i parametri di gradimento nazionali a livello partitico. Curiosità: in un primo momento per il Centrodestra si era pensato al nome della vicepresidente della Camera Mara Carfagna, la quale, sempre secondo lo studio di Index Research, avrebbe addirittura raccolto più voti di Caldoro (49%). (aggiornamento di Alessandro Nidi)
NAVE GREGORETTI, IL TRIBUNALE DEI MINISTRI…
I sondaggi politici si prendono una breve vacanze per le feste ma la politica continua a far discutere amici e parenti anche a tavola in questi giorni di Natale. Molto dipende dal fatto che le tensioni all’interno del governo Conte II non si fermano nemmeno quando dovrebbe regnare la pace – e le dimissioni di Lorenzo Fioramonti da ministro dell’Istruzione ne sono in questo senso una dimostrazione – ma anche perché sono veramente tanti i temi in agenda. Dal punto di vista politico sarà molto curioso ad esempio osservare quale piega prenderà la vicenda della nave Gregoretti, col Tribunale dei Ministri che ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona nei confronti dei migranti lasciati sbarcare a Siracusa soltanto dopo diversi giorni di attesa. Un sondaggio realizzato da Termometro Politico per Coffee Break dimostra che gli italiani non hanno apprezzato la posizione del MoVimento 5 Stelle in merito alla questione…
SONDAGGI POLITICI: NAVE GREGORETTI, PER 68% ITALIANI DI MAIO OPPORTUNISTA CON SALVINI
Alla domanda: “Di Maio ha annunciato che il M5S voterà sì all’autorizzazione a procedere contro Salvini per il caso della nave Gregoretti a differenza della Diciotti. Secondo lei perché?”, è schiacciante la percentuale di chi condanna la condotta dei pentastellati, all’epoca dei fatti alleati di governo di Salvini. Per il 68%, infatti, Luigi Di Maio “era d’accordo con Salvini ma ora agisce per puro opportunismo politico”. Soltanto il 20,6% pensa che già all’epoca Di Maio non fosse d’accordo sulla linea dura tenuta da Salvini nonostante il governo si fosse schierato dalla parte del leader della Lega. Un altro 8,2% concede invece al capo politico M5s il beneficio del dubbio, sostenendo che rispetto ad allora potrebbe aver cambiato sinceramente idea e che il suo sì all’autorizzazione a procedere non è figlio di un ragionamento opportunistico. In ogni caso la “giravolta” grillina non sembra piacere alla maggioranza degli italiani: un eventuale via libera al processo contro Matteo Salvini gonfierebbe le vele del consenso del “Capitano”?