I sondaggi politici Lab21.01 sui Referendum 2025 e sulle ultime intenzioni di voto: Pd in crisi con affluenza per i quesiti non oltre il 30%. Lega sopra FI
I SONDAGGI POLITICI SUL REFERENDUM CONTINUANO AD ALLARMARE LA SINISTRA: AFFLUENZA E “CONOSCENZA” NON SFONDANO
Con un’affluenza piantata attorno al 30% i referendum abrogativi dell’8-9 giugno 2025 si apprestano ad essere un clamoroso flop: questo dicono gli ultimi sondaggi politici raccolti da Lab21.01 per “Affari Italiani” a tre settimane dal voto, che vedrà alle urne convocati anche gli elettori dei Comuni che andranno al ballottaggio dopo il primo turno di questa fine settimana. Con la campagna elettorale che entra nel vivo sui 5 quesiti referendari, i sondaggi politici raccolti su più fronti mostrano più o meno tutti la stessa quota di affluenza: da un minimo di 28% ad un massimo del 35%, comunque molto lontano dal quorum fissato per legge al 50% più uno.
I dati espressi dai cittadini intervistati nei sondaggi politici Lab21.01 al momento sembrano piuttosto netti, e si uniscono a quelli già evidenziati da Renato Mannheimer ieri per “Italia Oggi”: chi pensa di andare a votare l’8 e 9 giugno prossimi è una fetta minoritaria degli aventi diritto, tra il 29,9% e il 33,9%, mentre chi si dice contrario a recarsi alle urne per i 5 quesiti abrogativi proposti dalla CGIL sarebbe tra il 66 e il 70% del totale.
Si tratta dunque più di un campanello d’allarme per i partiti del campo largo che puntano sull’abbattimento del Jobs Act e sul referendum della cittadinanza (giusto per citare i più “chiacchierati” in questa campagna elettorale). Dal Pd – che è però spaccato al suo interno sul voto dei Referendum 2025 – al M5s, che lascia libertà di voto solo sul quesito della cittadinanza, con AVS che invece appoggia il Sì in tutti e 5 quesiti: la prova delle urne è molto attesa ma rischia di tramutarsi in un flop se dovesse confermarsi il dato di affluenza evidenziato da questi ultimi sondaggi politici.
LEGA E FDI TENGONO IL CENTRODESTRA AL TOP: CAMPO LARGO SCENDE AL 38% CON LA CRISI DEM
Allargando l’orizzonte politico sul consenso che si snoda in questo particolarissimo momento storico fra tensioni internazionali ed Elezioni Amministrative in arrivo, la corsa verso i Referendum non sembra appunto sorridere ai partiti all’opposizione, specie per il Pd di Elly Schlein che continua la crisi di consensi piombando al 20,5% dopo un’altro calo dello 0,1% nell’ultima settimana.
Fratelli d’Italia con Meloni sale al 30% e rimane nettamente con 10 punti percentuali in più della sfidante Dem: i sondaggi politici, alla vigilia delle Amministrative, non sembrano dare molte chances nel breve periodo al Centrosinistra, anche per lo stallo attuale di M5s (all’11,9%) e AVS, al 5,6% su scala nazionale. Guardando le intenzioni di voto raccolte e pubblicate il 18 maggio 2025, il Centrodestra del Governo Meloni resta ad un alto 47,8% grazie al traino di Meloni e della Lega che all’8,8% resta davanti a Forza Italia (in calo all’8,4%).
Chiudono i sondaggi politici di “Affari Italiani” le liste sull’area ex Terzo Polo (con l’aggiunta di Noi Moderati allo 0,6% che rappresenta sempre la quarta forza interna al Centrodestra): Azione di Calenda non va oltre il 3,5%, Renzi insegue al 2,9% con Italia Viva mentre PiùEuropa di Magi e Bonino rimane in stallo al 2,5% davanti solo a Sud Chiama Nord di Cateno De Luca, fanalino di coda all’1,5%.