C’è chi sale e chi scende negli ultimi sondaggi politici elettorali: i partiti si fanno i loro conti, sia quelli di maggioranza che quelli di opposizione. A molti è balzato all’occhio l’ottimo dato del Centrodestra unito, o anche solo quello di Lega e Fratelli d’Italia, e per questo motivo ci sono diverse visioni sul futuro dell’esecutivo gialloverde. Il sondaggio realizzato da Swg per Tg La 7 delinea che secondo la maggioranza degli italiani il Governo è destinato a durare: per il 44% si arriverà a fine legislatura. Per il 28% degli intervistati la crisi arriverà entro la fine del 2019, mentre l’esecutivo si romperà a settembre per il 17% per cento. Resta da vedere quanto influiranno le ultime polemiche su migranti e autonomia, ma per il momento non ci saranno sconvolgimento. E, visto il trend degli ultimi mesi, la Lega è pronta a beneficiarne… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI, CENTRODESTRA AL 50%
Sondaggi politici elettorali, la supermedia di Youtrend per Agi conferma l’andamento degli ultimi mesi: Italia sempre più targata Centrodestra. La Lega di Matteo Salvini traina la coalizione al 50%: tre punti percentuali in più rispetto ai dati di sette giorni fa. Il Carroccio è dato al 35,6 per cento, seguito dal Partito Democratico al 22,7 per cento. Caduta libera per il Movimento 5 Stelle, che arretra al 17,7 per cento perdendo lo 0,2. La supermedia Youtrend dà in salita, invece, Forza Italia: nonostante il caos interno delle ultime settimane, gli azzurri salgono di 0,3 punti percentuali e si attestato al 7,8 per cento. Stabile Fratelli d’Italia al 6,7 per cento. +Europa di Emma Bonino in risalita al 3%, in leggero aumento anche i Verdi al 2,3% (+0,5%). In controtendenza La Sinistra: il partito di Nicola Fratoianni arretra all’1,7 per cento. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI, LEGA AL 40% CON CAOS MIGRANTI
Secondo i sondaggi politici stilati da Noto per il Quotidiano Nazionale il caos migranti, come per gli altri principali studi di sondaggistica nazionali, è ancora il più forte collante di consensi tra Salvini e i propri elettori: «Il partito di Salvini nei primi giorni del mese di luglio, in concomitanza con la vicenda dalla nave Sea Watch, ha raggiunto il massimo del 38%, aumentando di quasi 4 punti rispetto al risultato delle europee. È bene chiarire, però, che questo incremento si è spalmato nel corso degli ultimi 40 giorni e non si è verificato esclusivamente in seguito allo scontro tra Salvini e la comandante Carola. Anche se proprio durante questa vicenda il consenso alla Lega è aumentato di circa 1 punto in una settimana», spiega lo stesso Antonio Noto (direttore Noto Sondaggi) in un editoriale di ieri sul Quotidiano.net. Pd sale leggermente al 24% rispetto alle Europee, mentre il M5s resta in assoluto stallo, come già evidenziava Buttaroni oggi sul Sussidiario.net. Per gli altri partiti, da segnalare il sorpasso ormai avvenuto tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, con Meloni al 8% davanti a Berlusconi in caduta libera al 6,5%. +Europa viene dimezzata rispetto alle attese pre-Europee (1,5%), Verdi resta fermo all’1,5% e la Sinistra continua con dati minimi all’1,8%.
BUTTARONI (TECNÈ): “NOMINE UE NON INTERESSANO”
Dall’intervista esclusiva a Carlo Buttaroni – presidente dell’istituto di sondaggi politici Tecnè – emerge con chiarezza un punto: le nomine Ue, la procura d’infrazione evitata e le strategie tra Italia e Bruxelles non smuovono quasi nulla nei sondaggi. Diversamente, il caso Sea Watch, gli sbarchi continui dei migranti e lo scontro politico acceso dall’arresto-liberazione di Carola Rackete hanno un impatto assai più deciso nei consensi “mossi”. E su questo, la Lega di Matteo Salvini è assoluta protagonista di questo preciso passaggio storico: «il 60% degli italiani si è dichiarato d’accordo con Salvini, che chiedeva il divieto di sbarco e l’incriminazione del comandante della nave della Ong» il che non ha fatto altro che aumentare il consenso attorno al Carroccio. Secondo i dati di Buttaroni, Salvini al 38% stacca il Pd al 22,6% e il M5s ancora giù al 17,2%. E l’Europa? «Non portano sostanziali cambiamenti, perché gli assetti fondamentali sono rimasti invariati. La maggioranza politica uscente è la stessa di quella nuova, si è rafforzato l’asse franco-tedesco, non si sono manifestate grosse differenze. Per l’Italia, però, lo scenario è peggiorato, perché tra un po’ non ci sarà più Draghi e bisogna vedere se la nuova presidente della Bce confermerà le sue politiche monetarie espansive, che tutti hanno riconosciuto fondamentali e decisive per mantenere alti i giri del motore europeo», conclude Buttaroni.
TERMOMETRO (5 LUGLIO): LE INTENZIONI DI VOTO
I sondaggi politici stilati e presentati da Termometro Politico all’interno della trasmissione Coffe Break su La7 danno confermano il “trend” visto anche negli altri principali studi statistici e sondaggistici di questa ultima settimana: la Lega di Matteo Salvini è tutt’altro che in crisi e aumenta ancora di più il proprio consenso dopo gli ultimi casi di Sea Watch, Sea Eye e Alex sul fronte migranti, oltre all’aver evitato assieme al M5s la Procedura d’Infrazione da parte della Commissione Ue. Una settimana di scontri ma di successo (elettorale) per Salvini che festeggia il 37% del Carroccio, staccando una volta di più i diretti rivali dem e grillini. Il Partito Democratico resta al 22%, dilaniato al suo interno dopo l’ultimo scontro Renzi-Minniti-Gentiloni, mentre il M5s non riesce ad andare oltre al 18% e alle altrettante crisi interne sulle leadership di Luigi Di Maio. Notevole, sebbene di pochi voti, è il sorpasso virtuale compiuto da Fratelli d’Italia nei confronti di Silvio Berlusconi: il partito della Meloni è dato al 7% mentre Forza Italia non va oltre il 6,7%, aumentando e non poco la già perdurante crisi post Elezioni. Per gli altri partiti, 1,8% per +Europa, Verdi a 1,7%, La Sinistra all’1,4% e il Partito comunista di Rizzo all’1,1%,
SONDAGGI TERMOMETRO (5 LUGLIO): 60% LEGA CONTRO IL REDDITO DI CITTADINANZA
Ma i sondaggi politici non sono solo intenzioni di voto, ma sono soprattutto indicazioni sullo stato attuale delle principali sfide che il Governo e la politica italiana mettono sul piatto della cronaca quotidiana: dopo una settimana di profonde divisioni e opposte teorie sul nodo immigrazione, i sondaggi di Termometro hanno tentato di concentrarsi per un attimo sui primi esiti che il Reddito di Cittadinanza sta dando sul tema del lavoro e l’annosa crisi di occupazione del nostro Paese. Ebbene, alla domanda «secondo lei il Reddito di Cittadinanza sta funzionando», la risposta generale degli elettori intervistati vede un 60% in totale bocciatura della misura di marca grillina mentre il 29% la sostiene ancora nonostante le prime difficoltà. Scendendo nel dettaglio dei singoli partiti, la vicenda si fa più interessante: per il 59,4% degli elettori della Lega il RdC non sta funzionando e vengono sprecati i soldi pubblici, come il 78,3% degli elettori Pd e come il solo 2,1% degli elettori M5s. Solo il 20% circa dei leghisti ritiene sensata e utile quella misura, e questo riflette anche gran parte degli animi interni alla stessa Lega che dietro Salvini spinge per poter arrivare quanto prima ad una rottura con l’alleato-rivale del Movimento 5 Stelle.