Gli ultimi sondaggi di ElectoPanel ed Electomanía ritraggono una Spagna in un profondo stallo politico e fortemente frammentata, in cui nessuna forza riesce a imporsi, determinando una chiara direzione per la guida del Paese.
Il Partito Popolare (PP) mantiene il controllo con il 33,4% (+0,7%), ma senza riuscire a superare la soglia sufficiente per governare autonomamente, il PSOE invece, del premier Pedro Sánchez – nonostante le tensioni sociali con la Catalogna e le critiche alla gestione economica – resiste al 29,9% (+0,9%), smentendo chi ne pronosticava il tracollo.
A destra, Vox raggiunge il 13,5% (-0,4%), il dato più basso dal 2019, mentre a sinistra la frammentazione tra Sumar (6%, -0,2%) e Podemos (5%, +0,3%) impedisce alla coalizione progressista di capitalizzare il malcontento generale soprattutto su temi come immigrazione e welfare.
La vera novità che emerge dai sondaggi è il lieve recupero di Podemos, che tenta di riconquistare più spazio dopo la scissione con Sumar, mentre quest’ultima perde appeal tra gli elettori più moderati.
Sondaggi Spagna: il rebus delle alleanze
I sondaggi confermano che né il blocco di centrodestra (PP + Vox) né quello di centrosinistra (PSOE + Sumar + Podemos) raggiungono i 175 seggi necessari per formare un governo stabile.
Il PP – seppur in vantaggio – avrebbe bisogno del sostegno di Vox, ma il calo proprio di quest’ultimo (-4% rispetto al 2023) rende l’alleanza poco produttiva per gli elettori moderati. Sánchez – dal canto suo – si trova a mediare tra le frange più radicali di Podemos e il pragmatismo di Sumar, con il rischio di perdere pezzi della maggioranza.
Intanto, secondo i sondaggi, il 24% di indecisi e il 41% di astensionisti potenziali rappresentano un’incognita da tenere in considerazione che potrebbe ribaltare drasticamente gli scenari, soprattutto alla luce delle prossime elezioni europee, considerate la prova del nove.
Con l’inflazione al 4,2% e la disoccupazione giovanile al 29%, i partiti giocano una partita rischiosa: il PP punta su sicurezza e fiscalità, il PSOE difende lo Stato sociale, Vox tenta di riposizionarsi su temi economici, mentre la sinistra radicale cerca di riconquistare le piazze.