Il contesto politico turco sta vivendo una fase di grande dinamismo con i nuovi sondaggi Ank-Ar – condotti dal 4 all’8 aprile 2025 su un campione di 2.004 cittadini – che confermano il crescente consenso per il Partito Popolare Repubblicano (CHP) che al momento conquista il 34% delle intenzioni di voto (un aumento di 3 punti rispetto a febbraio) a fronte di un calo dell’alleanza di governo, il Cumhur Ittifaki, dominata dal Partito Giustizia e Sviluppo (AKP) di Recep Tayyip Erdogan, che scende al 27%.
L’ascesa del CHP, unita al 10% del Partito dell’Uguaglianza e della Democrazia dei Popoli (DEM), è la prova della disaffezione crescente verso il governo e l’AKP in un contesto di insoddisfazione economica e politica; l’alleanza progressista – che include anche il MHP e altri partiti minori – si sta gradualmente rafforzando e la figura di Ekrem Imamoglu – sindaco di Istanbul – emerge sempre più come un possibile candidato presidenziale per sfidare Erdoğan in un ballottaggio.
I sondaggi e gli scenari elettorali ipotetici, che vedono un confronto diretto tra İmamoglu e Erdogan, mostrano un netto vantaggio per il sindaco di Istanbul, con il 58% dei consensi contro il 42% di Erdogan e questo rispecchia un cambiamento profondo nell’orientamento dell’elettorato turco che sembra ormai preferire un’alternativa al governo dell’AKP, nonostante le sue politiche di repressione e il controllo dell’informazione.
Sondaggi e vertice Italia-Turchia: rafforzamento della cooperazione bilaterale
Il contesto politico turco (al momento contrassegnato da una crescente competizione tra il CHP e l’AKP) trova un interessante punto di convergenza con gli sviluppi della cooperazione internazionale: in particolare, il vertice Italia-Turchia – che sta avendo luogo in queste ore a Villa Doria Pamphilj, a Roma – può rappresentare una tappa importante nel rafforzamento delle relazioni strategiche tra i due Paesi.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e la Premier italiana Giorgia Meloni discuteranno su temi fondamentali come la sicurezza europea, la crisi in Ucraina, la situazione a Gaza e la difesa comune, nonché sul rafforzamento degli scambi economici bilaterali; l’Italia – con un’attenzione verso la Turchia in aumento – ha siglato una serie di accordi commerciali e di difesa, incentrati principalmente sulla cooperazione nel settore dei droni e delle infrastrutture.
L’incontro più ancor di più mettere in luce l’importanza di un’alleanza strategica tra Roma e Ankara, con un focus particolare alle opportunità di crescita nel settore energetico, nella manifattura avanzata e nella sicurezza; nonostante le sfide geopolitiche e interne – infatti – la visita di Erdogan in Italia dimostra l’influenza della Turchia come partner fondamentale per l’Italia e per l’Europa, anche in considerazione delle difficoltà legate alla crisi ucraina e alle sfide migratorie.