In Francia si invoca un decreto per avere maggiore chiarezza e trasparenza sulla composizione degli assorbenti igienici. L’associazione Règles élémentaires, la Fondation des femmes e il collettivo Georgette Sand hanno lanciato una petizione per domandare l’applicazione di questo decreto promesso ma rimandato per due volte, per segnalare la presenza di sostanze tossiche negli assorbenti.
L’anno scorso, l’allora Ministro della Salute francese Olivier Véran aveva promesso, su pressione di queste tre organizzazioni, un decreto per “garantire che ogni donna sappia cosa c’è nel suo assorbente”. Come riporta il quotidiano francese Le Parisien, tale decreto avrebbe dovuto comportare un elenco chiaro ed esaustivo degli componenti presenti in assorbenti, tamponi e coppette mestruali. Nulla però sui possibili interferenti endocrini e sulle sostanze tossiche contenute in questi prodotti. Quando sono state consultate, diverse ONG hanno infatti chiesto che figurassero sulle confezioni i nomi di tutti gli elementi aggiunti “intenzionalmente o non intenzionalmente”, così come hanno domandato che fossero ben evidenziati i nomi delle sostanze tossiche conosciute. D’altro canto, il ministero della Salute ha spiegato di aver già proceduto a “chiarimenti” con le associazioni femminili.
Sostanze tossiche negli assorbenti, “decreto già rimandato due volte”
Che cosa contengono davvero gli assorbenti igienici? Secondo l’articolo II della bozza di questo decreto francese, solo i componenti “intenzionalmente incorporati durante la fabbricazione sono interessati da tale obbligo di trasparenza“. Tuttavia, la maggior parte dei residui e delle sostanze potenzialmente tossiche deriverebbe dai processi di incollaggio, sbiancamento e così via. Quindi non sono incorporati intenzionalmente e potrebbero dunque sfuggire al decreto, come sottolinea le Parisien. Secondo Maud Leblon, presidente di Règles élémentaires, “va bene sapere che ci sono profumi e cotone nei nostri assorbenti. Ma non sappiamo nulla della presenza di sostanze endocrine o di pesticidi”.
Un altro problema è che assorbenti e altri prodotti mestruali saranno esenti da qualsiasi obbligo in quanto “per essere qualificato come prodotto tessile serve almeno l’80% di fibre tessili, come nel caso delle mutandine mestruali e una grande percentuale di salviette e assorbenti” come denuncia Leblon. A oggi, in Francia e in Europa, non esistono regolamenti specifici sulla composizione o la fabbricazione dei prodotti mestruali. Secondo Maud Leblon, si tratta della seconda volta che questo decreto relativo alle sostanze tossiche e alla composizione degli assorbenti viene rinviato dal ministero della Salute francese.