CASO SOUMAHORO, INFORMATIVA GUARDIA DI FINANZA SUI CONTI DELLA COOP KARIBU
Circa mezzo milione di euro sarebbero stati spostati negli scorsi mesi dal conto della coop Karibu sui conti esteri della suocera di Aboubakar Soumahoro, l’imprenditrice indagata Marie Therese Mukamitsindo (assieme alla figlia Liliane Murekatete). Lo rivela l’inchiesta odierna del “Fatto Quotidiano”, citando un’informativa della Guardia di Finanza datata 23 marzo 2022: il documento ufficiale è stato inserito dagli inquirenti della Procura di Latina negli atti dell’inchiesta per false fatturazioni che coinvolge la famiglia del parlamentare ex Verdi-Sinistra (ora nel Gruppo Misto).
I responsabili della GdF inseriscono nell’informativa di una «sostanziosa disponibilità finanziaria» a vantaggio degli indagati della famiglia Soumahoro: in particolare, avrebbero «decurtato tali somme dalla loro reale destinazione», ovvero i conti della cooperativa di accoglienza migranti al centro dell’inchiesta su presunte irregolarità ripetute negli ultimi anni. I soldi della Karibu però per arrivare ai conti della suocera di Soumahoro sarebbero transitati – sempre secondo la Guardia di Finanza – tra un’altra società del gruppo, ovvero la Jumbo Africa (fondata e gestita dal figlio di Marie Therese Mukamitsindo e dunque fratello della moglie di Soumahoro, tal Richard Mutangana). Se il cognato di Soumahoro risulta già indagato, dal “Fatto” scopriamo che la presidente della Jumbo Africa risulta al momento irreperibile (Christine Kabukoma) ma le ricerche continuano per provare a chiarire direttamente con i responsabili sulle contestazioni fatte dall’informativa. Secondo i pm, la Jumbo Africa avrebbe emesso centinaia di fatture per servizi mai effettuati: si tratta di laboratori di cucito, corsi di italiano destinati ai migranti, laboratori di cucina, mediazione interculturale e molto altro. Tutte operazioni, secondo le Fiamme Gialle, di fatto inesistenti: «Tale associazione –si legge nell’informativa GdF– nell’ultimo periodo è stata utilizzata non tanto per rendere servizi alla Karibu, ma per drenare risorse da destinare all’estero».
FAMIGLIA SOUMAHORO: NUOVO RICORSO CONTRO LE ORDINANZE SU COOP
Sempre secondo la relazione dei militari vi è un elemento specifico da approfondire sulla moglie di Aboubakar Soumahoro: anche Murekatete è indagata per false fatturazioni ma per importi residuali afferenti la sua partecipazione in qualità di membro Cda (dal 3 aprile 2018) della coop Karibu: nei documenti agli atti, «le firme sui verbali di partecipazione risultano apposte in maniera “disordinata”. Il 3 maggio 2018, la firma di Murekatete è nella casella destinata al fratello, Michel Rukundo. Il 28 maggio 2019 è un’altra socia, Sow Hassanatou, a firmare al suo posto», riporta “Il Fatto Quotidiano”, sempre citando le fonti degli atti della Procura di Latina.
L’ipotesi fatta dagli uomini della Guardia di Finanza è duplice: o i presunti illeciti della coop sono avvenuti a sua insaputa, oppure è di tutta evidenza che «Liliane Murekatete si sia resa parte attiva nelle attività gestorie della Karibu». La sua linea difensiva fino ad oggi è stata quella di sostenere che gli eventuali illeciti sarebbero avvenuti senza il suo assenso, in quanto nei mesi a cui si riferiscono le indagini, la donna era in maternità. Ultime novità sulla famiglia di Soumahoro arrivano poi sul fronte giuridico: Marie Therese Mukamitsindo e Michel Rukundo hanno chiesto l’annullamento della misura interdittiva su conti e materiali, disposti dalla Procura dopo l’apertura del fascicolo a loro carico. La procura di Latina a dicembre 2022, oltre a sequestrare beni per oltre 600mila euro, ha emesso un provvedimento di applicazione di misure cautelari interdittive «del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche, per la durata di 1 anno». La suocera, la moglie e il cognato di Soumahoro contestano queste decisioni e hanno presentato nuovo ricorso che nei prossimi giorni il Tribunale di Sorveglianza di Roma dovrà valutare attentamente.