Un quindicenne ha sparato con una pistola a pallini ad una professoressa di sostegno che si occupa di un disabile in un istituto superiore in provincia di Salerno. È accaduto, come riportato da Il Mattino, tutto molto velocemente: lo studente è entrato in classe ‘armato’, ha indirizzato il giocattolo verso la malcapitata e ha premuto il pulsante. Il ‘proiettile’ ha colpito la donna, che è rimasta indolenzita.
Successivamente, per sfuggire al rimprovero, l’autore del gesto ha infilato l’arma giocattolo nello zaino di un compagno. Pensava, in questo modo, che la colpa sarebbe ricaduta su di lui. La vittima, tuttavia, è riuscita a individuarlo e riconoscerlo come il colpevole. È stata esclusa dunque qualsiasi responsabilità da parte dell’altro studente, i cui genitori nel frattempo erano stati anche convocati. La finta pistola inoltre è stata sequestrata.
Spara con pistola a pallini a professoressa: ennesimo caso in provincia di Salerno
Il caso del quindicenne che ha sparato ad una professoressa di sostegno con una pistola a pallini ha suscitato non poco scalpore nella provincia di Salerno, dove è avvenuto il fatto. Non si tratta, d’altronde, della prima volta. Il precedente è quello, più noto, di Bari. La vittima in quel caso era stato Pasquale Pellicani, professore di Diritto ed Economia di un Istituto tecnico, il quale aveva anche accusato un malore dopo essere stato colpito. I colpevoli – il minore che aveva portato l’arma giocattolo a scuola e quello che l’aveva utilizzata – se la sono cavati con una sospensione.
Adesso anche i dirigenti dell’istituto coinvolto questa volta stanno valutando come comportarsi e quali provvedimenti prendere nei confronti dell’alunno. Da capire se decideranno di chiudere un occhio oppure opteranno per una punizione.