La riforma delle Rsa diventa il nuovo terreno di scontro all’interno del Governo. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso che bisogna rivedere le politiche di assistenza sociosanitaria per gli anziani, quindi con un apposito decreto ha istituito una commissione che dovrà indagare sul fenomeno e produrre delle proposte per la riforma. Il problema nasce dalla scelta del ministro di farla presiedere a monsignor Vincenzo Paglia, gran cancelliere del Pontificio Istituto Teologico per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia. Il MoVimento 5 Stelle in un comunicato ha spiegato che “ha suscitato alcune perplessità” la scelta del ministro Speranza. I deputati M5s in commissione Affari sociali hanno rivolto quindi un’interrogazione sul tema al ministro. “Comprendiamo la volontà del Governo di avvalersi di competenze non solo tecniche, ma anche di quelle nel campo delle scienze umane, e di abbracciare sensibilità diverse per perseguire un fine con rilevanti aspetti sociali”, precisano. Al tempo stesso però i Cinque Stelle lamentano un mancato “coinvolgimento degli attori dell’assistenza territoriale, come medici di famiglia e assistenti sociali”.
RIFORMA RSA, M5S PROTESTA PER NOMINA MONS. PAGLIA
Il MoVimento 5 Stelle si scaglia, dunque, contro il ministro della Salute Roberto Speranza per la scelta di nominare monsignor Vincenzo Paglia presidente della commissione che deve occuparsi delle proposte per la riforma delle Rsa. “Non è in discussione l’elevato profilo morale e culturale del Mons. Paglia, pur ribadendo che il servizio sanitario nazionale è e deve rimanere laico e pubblico”, scrivono i pentastellati, che poi auspica un lavoro celere della commissione. “Le risorse del Recovery Fund arriveranno tra pochi mesi e l’assistenza sanitaria delle persone anziane non può attendere tre anni prima di una riforma seria ed efficace”, hanno concluso nel comunicato. Del resto, l’emergenza coronavirus ha fatto emergere la necessità di un ripensamento delle politiche di assistenza sociosanitaria. Intanto monsignor Paglia ha ringraziato il ministro Speranza per l’incarico, spiegando che l’auspicio è che l’Italia mostri “un nuovo modello di assistenza sanitaria e sociale che aiuti gli anziani a vivere nelle loro case, nel loro habitat, nel tessuto famigliare e sociale”.