A Birmingham, in Inghilterra, è stata inaugurata una statua che celebra le donne che nel mondo indossano l’hijab, il classico velo utilizzato dalle musulmane per coprire la testa. L’opera d’arte, come riferisce la BBC, si chiama Strength of the Hijab, (“La forza dell’Hijab”, ed è stata progettata da Luke Perry, quindi installata nella zona di Smethwick nelle West Midlands in questi giorni. Secondo quanto si legge, sarebbe la prima scultura dedicata ad una donna che indossa il tradizionale copricapo musulmano, e ciò ovviamente ha attirato un grande interesse.
In totale è alta cinque metri e pesa circa una tonnellata, ed è stata commissionata dalla Legacy West Midlands, ente di beneficenza in favore delle comunità di migranti del dopoguerra a Birmingham. “The Strength of the Hijab rappresenta le donne di fede islamica che indossano l’hijab, sono una parte così sottorappresentata della nostra comunità, ma così importante”, le parole di Luke Perry che poi ha aggiunto: “Hanno bisogno di visibilità, è molto importante, quindi lavorare con la comunità per ideare i progetti è stato davvero entusiasmante perché fino ad ora non sapevamo come sarebbe stato”.
STATUA DI DONNA CON HIJAB INAUGURATA A BIRMINGHAM: IL COMMENTO DELL’AUTORE LUKE PERRY
Perry ha già progettato in passato la scultura Black British History insieme a Canaan Brown, attualmente situata presso Winson Green da maggio scorso, un pezzo che però è stato vandalizzato poco dopo la presentazione. L’autore della statua della donna con lo hijab riconosce che la sua opera è controversa, ma secondo lo stesso è importante rappresentare tutte le minoranze che vivono nel Regno Unito.
“C’è la possibilità che questo pezzo possa essere controverso per molte ragioni diverse ma non penso che nessuno di loro sia valido. Ci sono molte persone che si oppongono alle differenze presenti nelle nostre comunità e vorrebbero che fossero più divise. Ma il futuro del nostro Paese riguarda ciò che ci unisce, non ciò che ci separa, motivo per cui è importante avere una rappresentanza in tutto il Regno Unito, di tutti coloro che vivono qui. La reazione è stata davvero – ha concluso davvero positiva”.