Sui campi di calcio con le sue parate ha regalato trofei e successi, ma la partita più importante Stefano Tacconi l’ha vinta lontano dal rettangolo di giochi. L’incubo di una malattia fulminante, un aneurisma cerebrale che ha messo a dura prova la grinta che lo ha sempre caratterizzato da sportivo e che lui ha sublimato anche nella sua voglia di tenersi incollato alla vita. Al suo fianco il figlio Andrea in quel momento del malore, il primo a prestargli soccorso; c’è anche il punto di vista di sua moglie Laura Speranza che in quei momenti sentì gelarsi il sangue nelle vene. Tutto questo è racchiuso nel racconto di Stefano Tacconi a Domenica In; un’intervista di qualche settimana fa e riproposta da ‘Il meglio di…’.
“Menomale che c’era mio figlio con me, in pochi secondi dal mal di testa sono passato al coma… Andrea mi ha salvato la vita. Mi ha fatto le prime cure, il massaggio cardiaco, mi sono svegliato direttamente 15 giorni dopo”. Iniziava così Stefano Tacconi a Domenica In, sottolineando il gesto salvifico di suo figlio Andrea che fortunatamente si trovava con lui in vista di un impegno benefico ad Asti. Il giorno del malore la moglie Laura Speranza li attendeva a casa; era il giorno del suo compleanno e una telefonata spense ogni genere di felicità. “…Mi arriva questa chiamata da una dottoressa di Asti: ‘Suo marito ha avuto un aneurisma cerebrale, è gravissimo’. Ero impietrita…”.
Laura Speranza, moglie di Stefano Tacconi a Domenica In: “Ecco come mi ha conquistata…”
Dopo il coma, il calvario della malattia, Stefano Tacconi ha conosciuto un cambiamento generale anche nella sua attitudine sentimentale. Lo raccontava proprio a Domenica In con al fianco sua moglie Laura Speranza. “Sono diventato romantico? E’ vero, prima ero un orso…”. E lo dimostra un gesto fatto poco dopo il coma e raccontato dalla sua amata moglie nel salotto di Mara Venier: “Si era svegliato da poco e scrisse su un bigliettino: ‘S+L’…”. La donna, dopo aver raccontato del primo incontro mentre l’ex calciatore era in ritiro, ha anche aggiunto: “Come mi ha conquistata? Era coinvolgente, mi diceva: ‘Non ti lascerò in pace’. E così è stato, da 30 anni!”.