Stellantis, la produzione in Italia segna un record negativo nel 2025 con un crollo del 35,5% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che aveva già registrato notevoli cali. Tutti gli stabilimenti sono in crisi, specialmente quelli dove vengono fabbricate automobili, colpiti dalla scarsità di nuovi modelli da lanciare e da una domanda che è scesa non solo a livello nazionale ma anche dall’estero. Colpito notevolmente anche il settore commerciale dei furgoni che ha perso il 34% di volumi di ordini nel primo trimestre dell’anno in corso.
Il settore, come conferma anche il Sole 24 Ore, continuerà a soffrire anche nel futuro, visti i dazi Usa, che si abbatteranno soprattutto sui veicoli che maggiormente vengono esportati, in particolare Alfa e Maserati, con un aumento dei costi che porterà ad un ulteriore abbassamento delle vendite e di conseguenza causerà perdite di utili. I dati sono stati diffusi da un report pubblicato da Fim-Cisl, che con l’occasione ha lanciato l’allarme per una situazione definita particolarmente difficile che non sarà semplice da superare.
Stellantis in crisi, stabilimenti in Italia a rischio dopo crollo produzione, Fim-Cisl: “Con i dazi Usa, la situazione peggiorerà”
Produzione Stellantis ai minimi storici dal 1956 in Italia, nel primo trimestre del 2025 i volumi scendono del 35,5% e mettono in crisi tutti gli stabilimenti nazionali. Il segretario nazionale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, ha commentato il report nel quale viene confermato l’andamento negativo, sottolineando il rischio soprattutto nelle fabbriche che producono automobili, visto che sono state colpite anche le sedi produttive considerate d’eccellenza come quello di Pomigliano D’Arco che produce Alfa, e quello di Atessa dove vengono fabbricati i veicoli commerciali.
A queste difficoltà si aggiungeranno poi i dazi, che impatteranno in particolare sulle vetture che maggiormente vengono vendute negli Stati Uniti e che costituiscono la metà degli ordini attuali di Alfa Romeo e Maserati. Anche quest’ultimo marchio di lusso sta iniziando a registrare notevoli perdite, tanto da aver raggiunto un dimezzamento dei ricavi e margini operativi dal 2024, segnando un totale di più di 11000 vetture prodotte in meno rispetto all’anno precedente.