Dal mese di luglio 2025, gli stipendi del personale ATA saranno maggiorati grazie a due meccanismi. Ecco qui quanto incide.
Il mese di luglio di questo 2025 potrebbe essere un buon periodo per il personale ATA, che potrà vantare di stipendi più alti già visibili nella prossima busta paga. A partire da mercoledì 23 luglio, i dipendenti del settore pubblico riceveranno il dettaglio del prossimo salario da ricevere, e per molti le indennità aggiuntive si fanno interessanti.
Non si tratta tuttavia, per coloro che lo stessero pensando, di oneri e prestazioni aggiuntive (come ad esempio potenziali arretrati o rimborso a credito), in quanto quest’ultime verrebbero pagate a parte. Gli effetti positivi di cui paleremo rientrano nel taglio del cuneo fiscale e l’IVC (indennità di vacanza contrattuale).
Come aumentano gli stipendi del personale ATA nel 2025

Già dal mese di aprile di quest’anno, 2025, l’amministrazione NoiPA ha inserito tra gli stipendi erogati al personale ATA e del comparto pubblico, le somme Ivc che verranno corrisposte fino alla fine di giugno (scadenza al 30 del mese). Il calcolo iniziale ha previsto un’aliquota dello 0,6%, incrementabile all’1% già da questo mese in corso.
In termini numerici un docente laureato e impiegato in una scuola superiore (con esperienza inferiore agli 8 anni di insegnamento), l’incremento sarebbe da 11,42€ fino ad un massimo di 19,03€. Mentre per un collaboratore scolastico all’inizio della scuola carriera il rialzo sarebbe da 8,21€ ad un massimo di 13,69€.
Nei mesi scorsi gli stipendi sono stati pagati in ritardo, e NoiPA sull’argomento è intervenuta spiegando che il motivo è stato legato all’update necessario per poter garantire gli effetti del taglio fiscale, dunque dopo questo assestamento auspichiamo in una regolare cadenza degli accrediti.
Gli effetti del taglio della tassazione
Oltre alle indennità di vacanza contrattuale, i professori ATA potranno godere di una maggiorazione dello stipendio grazie ai tagli sulle imposte. Per i redditi entro i 35.000€, il netto in più si aggirerebbe tra i 70€ e massimo 100€ al mese.
Poi per i redditi che arrivano fino ad un massimo di 20.000€, percentuali da applicare come sgravio cambiano in base alla fascia reddituale (ad esempio è previsto il 4,8% nello scaglione 15.000€ – 20.000€, mentre sale al 7,1% su massimo 8.500€ annui).
Infine i dipendenti del pubblico hanno la possibilità di richiedere un finanziamento convenzionato grazie a sito PrestitoPiù.
