Fine obbligo mascherine all’aperto/ Ordinanza Speranza: stop da 11 febbraio, regole

- Niccolò Magnani

Firmata l'ordinanza del Ministro Speranza per far terminare l'obbligo di mascherine all'aperto in tutta Italia: la regola varrà da venerdì 11 febbraio, riaperte anche le discoteche

Roberto Speranza Roberto Speranza, Ministro della Salute in conferenza stampa (LaPresse, 2022)

CONTRORDINE, SPERANZA FIRMA L’ORDINANZA

“Contrordine compagni”, direbbe il grande Giovannino Guareschi: il Ministro della Salute Roberto Speranza, mentre sembrava fino a questo pomeriggio intenzionato a posporre la firma dell’ordinanza sulle mascherine al prossimo giovedì, ha annunciato di aver firmato la fine dell’obbligo per le mascherine anti-Covid dal 11 febbraio prossimo.

Da venerdì dunque sarà obbligatorio indossare la mascherina solo al chiuso, come stabilito dalla nuova ordinanza: «Fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private». L’ordinanza però stabilisce anche una specifica “postilla” in merito a casi in cui la mascherina sarà necessaria anche all’aperto: «non sussiste quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico», si legge nel testo diffuso dalle agenzie. La firma del Ministro Speranza chiarisce infinse che le disposizioni sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, «sono comunque derogabili esclusivamente in applicazione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico»; la mascherine, conclude l’ordinanza del Ministero, «integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio».

MASCHERINE, L’ORDINANZA USCIRÀ GIOVEDÌ?

Non oggi ma giovedì 10 febbraio: l’ordinanza del Ministero della Salute sulla fine delle mascherine obbligatorie all’aperto è quasi del tutto pronta ma verrà firmata solo il giorno prima della sua effettiva validità.

«Via mascherine all’aperto dall’11 febbraio anche in zona rossa, il provvedimento uscirà nella giornata di giovedì. Ora siamo all’inizio di una nuova fase, con la solita gradualità si allenteranno le altre misure come le mascherine al chiuso e il Green Pass», spiega il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a “Oggi è un altro giorno” su Rai 1. Nel frattempo anche sul fronte sport si preannunciano imminenti novità per quanto riguarda le capienze delle strutture nelle prossime settimane: secondo quanto raccolto dall’ANSA, la Figc (Federcalcio) sta lavorando con il Governo per riaprire gli stadi con capienza al 100% dal prossimo 1 marzo. Il Ministro Speranza e la sottosegretario a Palazzo Chigi Valentina Vezzali fanno invece sapere che la capienza studiata al momento è di 75% (ad oggi resta al 50% secondo l’ultimo Decreto Covid). Il mondo del calcio spera però che fino all’ultimo si possa realmente riaprire al 100%, per la prima volta dopo due anni di pandemia: sarebbe stato individuato anche lo strumento legislativo adatto, spiega l’ANSA, ovvero un emendamento ad uno dei decreti Covid in sede di conversione.

ATTESA L’ORDINANZA DI SPERANZA SULLE MASCHERINE

Come ampiamente anticipato nei giorni scorsi dai sottosegretari al Ministero della Salute Andrea Costa e Pierpaolo Sileri, da venerdì 11 febbraio dovrebbe terminare l’obbligo delle mascherine all’aperto in tutta Italia: in un primo momento il Ministro Speranza avrebbe spinto per rimuovere l’obbligo solo in zona bianca (attualmente dunque Molise, Basilicata, Umbria), salvo poi essere “convinto” dall’ala più aperturista nel Governo.

Non verrà dunque prorogata la precedente ordinanza ampliata fino al 10 febbraio per l’obbligo in zona bianca ma verrà fatto un passo in più: come anticipa il “Corriere della Sera”, oggi stesso il Ministro della Salute dovrebbe firmare l’ordinanza per eliminare la restrizione in qualsiasi fascia di rischio. Ergo, dalla zona bianca fino alla rossa, passando per la gialla e l’arancione, da venerdì in poi non sarà più obbligatorio l’uso della mascherina in qualsiasi luogo all’aperto. Il provvedimento verrà accompagnato anche dalla riaperture delle discoteche e delle sale da ballo, chiuse da prima di Natale e anch’esse prorogate fino al 10 febbraio.

STOP OBBLIGO ALL’APERTO: QUALI NUOVE REGOLE

L’ordinanza del Ministro Speranza ribadirà di contro l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici (qui vanno indossate le FFP2, così come nei cinema e nei teatri): non solo, in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in «teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e di musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per le competizioni e gli eventi sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto vanno indossate le Ffp2». L’obbligo di mascherina rimarrà ovviamente anche all’interno delle discoteche e nelle sale da ballo: qui il limite della capienza sarà non superiore al 75% all’aperto e al 50% al chiuso. Rimangono in vigore invece tutte le altre regole anti-Covid inserite/aggiornate nell’ultimo Decreto: dal Super Green Pass per tutte le attività sociali e il Green Pass base per il lavoro; per chi ha ricevuto due dosi e poi ha avuto il Covid, ma anche per chi ha ricevuto tre dosi il Green Pass sarà senza scadenza. Per tutti gli altri invece la durata del certificato anti-Covid varrà 6 mesi. «Ci avviamo ad un percorso di normalità», ha spiegato lunedì il Ministro Speranza, «Un percorso simile a quello intrapreso dagli altri Paesi europei». Si attende nel pomeriggio la firma definitiva alla nuova ordinanza con valore da venerdì 11 febbraio 2022.







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