Stop UE a voli brevi per tratte percorribili con treni/”Ridurre emissioni inquinanti”

- Marta Duò

Stop ai voli brevi se la stessa tratta si può percorrere in treno: il divieto della Commissione Europea e le conseguenze sulla Francia

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La Commissione Europea dà l’ok al divieto di voli su tratte brevi, ma solo se è possibile percorrerle in alternativa con il treno. La decisione della Commissione Europea è arrivata il 2 dicembre e per il momento coinvolge la Francia, dove tre rotte aeree sono state annullate perché percorribili con il treno in un tempo massimo di due ore e mezza. Una scelta che fa bene all’ambiente e che per il momento riguarda esclusivamente le tratte tra Parigi-Orly e Bordeaux, Nantes e Lione. Il consenso di Bruxelles è arrivato dopo aver rilevato che si tratta di una proposta “non discriminatoria, non distorsiva della concorrenza tra i vettori aerei e non restrittiva del necessario per alleviare il problema”.

Secondo la Commissione Europea, infatti, la Francia potrà aggiungere altre tre rotte tra Parigi Charles de Gaulle e Lione e Rennes, ma anche tra Lione e Marsiglia, a pattò però che il trasporto su treno possa garantire ai viaggiatori di arrivare presto al mattino oppure tardi la sera, dunque presentando dei miglioramenti rispetto alle attuali condizioni di queste tratte. Altre rotte sono invece state mantenute perché il tragitto alternativo su treno richiederebbe più di due ore e mezza di tempo di percorrenza.

Stop voli brevi se si può preferire il treno, la polemica: “non riduce emissioni inquinanti”

Secondo Willie Walsh, direttore generale dell’associazione internazionale dei vettori sentito dal Corriere della Sera, “si tratta di un divieto assurdo” imposto dalla Commissione Europea perché “se eliminassimo tutti i voli inferiori ai 500 chilometri in Europa per sostituirli con i collegamenti ferroviari elimineremmo il 24% dei voli nel continente, ma le emissioni di CO2 del settore aereo diminuirebbero solo del 3,84%”. Di avviso simile anche l’organizzazione Transport & Environment, che ha sottolineato come in realtà siano i voli a lungo raggio a costituire la fonte principale delle emissioni inquinanti del trasporto aereo. E che dunque la decisione di Bruxelles abbia un valore più che altro simbolico.

Come ha analizzato il Corriere della Sera, anche in Italia un divieto come quello imposto alla Francia avrebbe un impatto molto limitato e poco significativo sia in termini di emissioni sia di tratte cancellate. Delle quattro rotte aeree idonee a essere eliminate perché sostituibili con i treni, una è già indirizzata verso la chiusura da Ita Airways. In totale, quindi, sarebbe soltanto tre le rotte che potrebbero essere cancellate: quelle da Roma Fiumicino a Firenze, Bologna e Napoli.





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