Si ripete anche quest’anno il tradizione ed attesissimo appuntamento con lo Storico Carnevale di Ivrea che consisterà una fitta serie di eventi culminanti con la famosissima Battaglia delle Arance che quest’anno è prevista per la giornata di domenica 2 marzo 2025 con la città eporediese che si trasformerà in un vero e proprio campo di battaglia che ha anche il sapore di una rievocazione storica di un momento centrale per la città piemontese: di fatto lo Storico Carnevale di Ivrea si è già aperto lo scorso lunedì 6 gennaio; mentre il programma ufficiale – che si trova a questo link – prevede altri tre momenti di principale interesse tra il 16, il 23 e il 27 febbraio con i festeggiamenti veri e propri che si terranno tra sabato 1 mercoledì 5 marzo con cinque giorni quasi ininterrotti di eventi.
Nel fittissimo programma dello Storico Carnevale di Ivrea – poi – la tradizionale Battaglia delle Arance si terrà domenica 2 marzo dalle ore 14:00 partendo come di consueto da piazza Ottinetti, per poi passare attraverso Piazza di Città, Borghetto, piazza del Rondolino e – infine – giungere a piazza Freguglia: come sempre i contendenti saranno organizzati in nove differenti squadre di aranceri a piedi che sfideranno più di 50 carri da getto; il tutto aperto ai curiosi che possono assistere (ma non partecipare) alla battaglia semplicemente acquistando i biglietti dal sito ufficiale.
Quel è il senso dello Storico Carnevale di Ivrea e della Battaglia delle Arance: la ribellione popolare contro il tiranno
Seppure si tenda a vedere lo Storico Carnevale di Ivrea e la tradizionale Battaglia delle Arance come un momento di puro e semplice divertimento, in realtà si tratta di una commemorazione della storica ribellione che più di otto secoli fa portò il popolo (munito, appunto, di arance) ad opporsi alla tirannia del sovrano: centrale fu – almeno, secondo la leggenda – la figura della giovanissima mugnaia Violetta che lanciando un’arancia esortò il popolo a ribellarsi contro l’assurda legge dello ius primae noctis.
Nella battaglia rievocata dallo Storico Carnevale di Ivrea, il popolo è rappresentato dai lanciatori a piedi che si oppongono ai corazzati soldati che viaggiano sui carri; il tutto suggellato alla fine da una stretta di mano tra contendenti che ne sancisce la definitiva pace dopo il durissimo testa a testa tra le vie cittadine in un vero e proprio esempio chiaro di educazione civica utile a rievocare la libertà eporediese.